No green pass, le proteste: over 50 sospesi a Torino, studenti e docenti a Roma

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Continuano le proteste dei No green pass in tutta Italia. A Torino circa un centinaio di manifestanti si sono riuniti sotto la sede del Comune per un sit-in contro l’entrata in vigore dell’obbligo di certificazione verde rafforzata per tutti i lavoratori dai 50 anni in su, pena sanzioni.

Studenti No green pass davanti al Miur: “Liberiamoci”

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A Roma, invece, un gruppo di circa 15 studenti universitari contrari al pass vaccinale ha manifestato davanti al Ministero dell’Istruzione dietro allo striscione “Liberiamoci”. Uno di loro, Valerio, ha spiegato: “Oggi scatta l’obbligo vaccinale per gli over 50, anche per i docenti universitari sospesi in questi giorni. Il nostro messaggio è quello di liberarci da alcuni schemi mentali. L’università che mette alla porta decine di professori perché non accettano una misura politica, è un’università dove non c’è dibattito. Non c’è più fiducia nelle istituzioni universitarie. Marcuse diceva che esiste la liberazione e non la libertà, la liberazione è un movimento. Io continuo ad entrare all’università perche nella mia facoltà non ci sono ancora i tornelli all’entrata”.

Un docente: “Il regime ci vuole tutti malati psichiatrici”

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Tra i manifestanti No green pass presenti c’era anche Marco Di Branco, docente di Storia dei Paesi islamici presso la facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza. “Penso sia il dovere di tutti i docenti essere qui, molti miei colleghi non pensano la stessa cosa: io rispetto le loro opinioni. Il green pass è una forma di discriminazione totalmente inutile dal punto di vista scientifico. Penso che ci voglia un dibattito sull’argomento. Io posso recarmi al lavoro perché sono guarito dal Covid e quindi ho il green pass – ha dichiarato -. Draghi mente, aspetto le scuse del presidente. Sono assolutamente contrario al green pass. Vedo una depressione, uno scoramento tra gli studenti. Il bonus psicologo è l’esempio del regime che ci vuole tutti malati psichiatrici”.

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