Morti sul lavoro, Landini: “Siamo di fronte a una strage”

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Non usa mezze parole il segretario della Cigl per parlare delle ancora troppo numerose morti sul lavoro in Italia:”Siamo di fronte a una strage“. “Abbiamo una media di tre persone al giorno che muoiono sul lavoro, va potenziato il sistema dei controlli. Serve un coordinamentoha specificato Landini mentre si trovava a Torino per l’elezione del nuovo segretario regionale.

Il tema di fondo è combattere la precarietà: la salute e la sicurezza non possono essere considerate un costo ma sono un investimento e un vincolo. Chiediamo che venga introdotto un sistema di patente a punti. Va fatta una legge che affronti il tema dell’appalto e del subappalto anche nel privato e non solo nel pubblico.

C’è anche il tema dell’alternanza scuola lavoro, che a volte copre una forma mascherata di sfruttamento sul lavoro. La formazione deve diventare un diritto permanente, non solo mentre si studia” ha sottolineato il segretario della Cgil. Impossibile non cogliere un riferimento a Lorenzo Parelli, il diciottenne rimasto ucciso proprio durante uno stage di alternanza scuola-lavoro, la cui vicenda ha scatenato una serie di ondate di protesta in tutto il paese.

Regole Covid “Cdm pensi prima alle urgenze”

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Nell’attesa della riunione del cdm del pomeriggio, Landini riepiloga quelle che considera le vere priorità attuali.

Lo abbiamo detto al Governo, ci sono quattro urgenze. Una è la precarietà, perché questa ripresa sta continuando a creare posti di lavoro precari, una seconda questione è la riforma fiscale. C’è la riforma delle pensioni, serve la pensione di garanzia per i giovani. Infine c’è l’investimento nella sanità pubblica, perché servono livelli molto più forti”. 

Quello che emerge è che dovremo convivere con il Covid a lungo e aver tagliato la sanità pubblica non va bene. Ci auguriamo di poter aprire un confronto con il Governo” ha concluso Landini.

Stellantis, Landini: “Si apra tavolo per futuro automotive”

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In merito alla questione Stellantis Landini ha auspicato all’apertura di un tavolo dove discutere del rpocesso di transizione.  “Non c’è solo un problema Stellantis ma di tutto il settore dell’automotive in Italia. Siamo dentro un processo che sta cambiando tutti i sistemi produttivi e in tutto il mondo si sta intervenendo su come gestire questa fase di transizione e come essere in grado di tutelare le capacità produttive e professionali che abbiamo.

La nostra rivendicazione è che si apra un tavolo sia per il futuro di Stellantis sia per come si gestisce il processo di transizione che riguarderà migliaia di posti di lavoro. Siamo di fronte a una pandemia salariale e sociale senza precedenti. Oggi chi lavora è povero pur lavorando, è un tema da affrontare” ha concluso Landini.

 

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