Milano, occupato il liceo Manzoni.
I genitori: “Siamo d’accordo”

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Circa una quarantina di studenti del Liceo Manzoni di via Orazio, a Milano, ha occupato il cortile dell’istituto in segno di protesta. La Digos, in coordinamento con la preside della scuola ha chiamato i genitori dei ragazzi, che hanno così commentato l’occupazione dei figli: “Pienamente d’accordo con l’azione dei nostri ragazzi, stanchi da mesi di Dad“, spiega la madre di una studentessa. “Hanno pienamente il diritto di protestare“, aggiunge infine. “Non ci fermeremo, vogliamo che la scuola riapra“, spiegano gli organizzatori del presidio.

L’occupazione del Liceo Manzoni

Stamattina noi ragazzi e ragazze del Liceo Manzoni abbiamo occupato il cortile della nostra scuola. L’abbiamo fatto perché riteniamo che la scuola debba essere al centro dell’attenzione e non l’ultima ruota del carro. Noi riteniamo che le scuole debbano rimanere aperte in sicurezza. Siamo una quarantina tra studenti e studentesse. Abbiamo intenzione di continuare a protestare in questo presidio finché l’attenzione non sarà veramente rivolta alla scuola. Resteremo qui finché non riceveremo delle risposte chiare“, spiega uno degli organizzatori del presidio. “Sono d’accordo col diritto di dimostrare quello di cui si è convinti. Poi posso magari non essere d’accordo al 100% sul metodo, ma hanno tutto il diritto di farlo“, afferma il padre di uno degli studenti che stanno protestando al liceo Manzoni.

Gli studenti: “Aspettiamo lo sgombero, non andiamo via”

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Successivamente, nel corso della giornata anche un centinaio di studenti si è radunato davanti al Liceo classico Manzoni. “Aspettiamo lo sgombero, noi non andiamo via“, ha spiegato Carlo Pavani, rappresentante degli studenti del Manzoni. “Dopo mesi di prese in giro serve una reazione forte da parte nostra“, ha quindi aggiunto.

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