Milano, il vaccino antinfluenzale
si fa al museo: l’idea del S. Giuseppe

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Fino a giovedì 10 dicembre la Sala Biancamano del Museo della Scienza e della Tecnologia ‘Leonardo da Vinci’ a Milano sarà un luogo di prevenzione. Grazie all’impegno dell’Ospedale San Giuseppe, i cittadini non inclusi nella campagna vaccinale pubblica potranno, su prenotazione, recarsi per effettuare il vaccino contro l’influenza stagionale.

Quattro postazioni dedicate all’interno del museo

L’ospedale ha allestito quattro postazioni, presidiate da personale medico-sanitario dedicato, per consentire anche alle categorie non coperte dalla campagna vaccinale gratuita offerta da Regione Lombardia di sottoporsi, se interessate, alla profilassi antinfluenzale.

A raccontare i dettagli del servizio è Alberto Cazzaniga, referente del punto vaccini allestito dall’ospedale San Giuseppe all’interno del museo. “Il servizio è nato fondamentalmente per venire incontro alle esigenze della Regione Lombardia, che in questo momento ha qualche problema con le vaccinazioni – afferma -. È nato con lo scopo di evitare eccessive sindromi influenzali con sintomi che possono essere confusi con il Covid. I vaccinati non dovrebbero avere problemi di questo tipo, perché se dovessero avere sintomi influenzali sarebbero da riferire direttamente al Covid. Anche per questo motivo è importante vaccinarsi. La prenotazione è telefonica, da domani (giovedì 5 novembre, ndr) anche telematica, dopo l’attivazione del sito”.

Circa 400 dosi di vaccino somministrate al giorno

Il dottor Cazzaniga prosegue nella spiegazione dell’iniziativa: “Il numero di dosi giornaliere? Siamo intorno alle 360/400 persone vaccinate al giorno. Il servizio è partito martedì e proseguirà fino al 10 dicembre. La collaborazione con la Regione Lombardia è stata importante per ottenere le autorizzazioni del caso”.

È importante anche la collaborazione con il Museo della Scienza e della Tecnologia – dice ancora il referente del San Giuseppe –, che ci ha consentito di avere a disposizione un ambiente idoneo alle vaccinazioni, con ampi spazi per garantire il distanziamento dei pazienti. Se anche altri adotteranno lo stesso tipo di iniziativa la popolazione ne trarrà sicuramente vantaggio”.

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