Milan, Ibrahimovic al ristorante in zona rossa: scoppia la polemica

Il calciatore del Milan Zlatan Ibrahimovic ha violato le norme della zona rossa e si è fatto aprire un ristorante“. Queste le parole utilizzate da Fanpage.it per denunciare un episodio destinato certamente a far discutere. E documentato da alcune fotografie che la stessa fonte ha pubblicato.

La ricostruzione del pranzo di Ibrahimovic

Fanpage.it riferisce di un pranzo che Ibrahimovic si sarebbe concesso domenica 11 aprile, all’interno di un noto locale milanese, a dispetto delle normative anti Covid in vigore. Insieme a lui l’ex compagno di squadra Ignazio Abate, il proprietario del ristorante e altri ospiti. Nelle immagini, pubblicate da Fanpage.it, si vedono tutti i commensali riuniti a tavola senza che nessuno di loro indossi la mascherina.

Il pranzo sarebbe durato circa un paio d’ore, dalle 13:30 alle 15:30, e secondo una non meglio precisata fonte di Fanpage.it sarebbe costato circa 300 euro a testa. Le immagini provengono invece da una fonte che Fanpage.it spiega voglia restare anonima. Qui si vede lo stesso Ibrahimovic che insieme agli altri commensali conversa davanti a un calice di vino.

La spiegazione del ristoratore e gli scorsi mesi del campione

Proprio il bicchiere di vino in questione risulta decisivo nella ricostruzione della vicenda, perché secondo il ristoratore (a sua volta raggiunto da Fanpage.it) non ci sarebbe stato nessun pranzo fuori dalle regole, bensì un incontro privato con un numero limitato di persone. Le quali, Ibrahimovic in testa, si sarebbero limitate a concedersi un brindisi in compagnia. Più brusca, invece, sarebbe stata la risposta in seguito a una sollecitazione dell’intervistatore sul rispetto delle normative anti Covid.

Ad alimentare il polverone sulla vicenda c’è un altro duplice dettaglio. Zlatan Ibrahimovic è stato infatti tra i calciatori ad aver effettivamente contratto il Coronavirus, sottoponendosi regolarmente al periodo di quarantena fino all’inizio di ottobre 2020. E non è tutto, perché in seguito fu anche scelto come testimonial della campagna di sensibilizzazione di Regione Lombardia. “Il virus mi ha sfidato e io ho vinto. Ma tu non sei Zlatan. Non sfidare il virus“, era il messaggio dell’attaccante del Milan, in un video pubblicato sui social, girato sul Belvedere al trentanovesimo piano di Palazzo Lombardia. “Usa la testa, rispetta le regole. Distanziamento e mascherina. Sempre. Vinciamo noi“, aggiungeva lo svedese. Un messaggio che ora sembra abbia personalmente sconfessato.

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