Ecco il microchip (che può andare sottopelle) per leggere i pass vaccinali

Un microchip per leggere i pass vaccinali anti Covid-19, anche da sottopelle. È questa la grande novità in arrivo dalla Svezia, dove una startup di Stoccolma, Epicenter, sta sperimentando l’utilizzo dei suoi micro-dispositivi anche nella lotta alla pandemia. E, nello specifico, per immagazzinare i dati dei certificati come i green pass, rendendoli così immediatamente leggibili dai principali dispositivi di verifica.

Lo riporta un video del South China Morning Post diventato virale su Twitter. Protagonista del filmato è Hannes Sjöblad, fondatore della Swedish Association of Biohackers, da anni promotore dell’utilizzo dei microchip sottopelle. Sjöblad mostra l’utilizzo del chip di Epicenter, grande come un chicco di riso, appositamente riadattato per leggere un passaporto vaccinale e impiantato nel braccio.

L’azienda Usa che offre chip gratuiti ai dipendenti

La grande novità riguarda l’utilizzo del dispositivo sottopelle, già in uso in alcune realtà. Come nel caso di Three Square Market (32M), un’azienda dell’industria tech con sede in Wisconsin. 32M già dall’agosto del 2017 offre infatti la possibilità ai suoi dipendenti di usufruire dell’impianto di microchip gratuiti utilizzabili ad esempio per accedere ad alcune aree riservate o per pagare cibo e bevande nella sala break.

I dispositivi che utilizza l’azienda statunitense si basano su una tecnologia nota come RFID (o Radio-Frequency Identification). Questa prevede l’utilizzo di campi elettromagnetici per riconoscere le informazioni immagazzinate elettronicamente. I microchip sono inoltre NFC (Near-Field Communication), ossia la tecnologia usata per i pagamenti contactless.

Un microchip sottopelle per leggere il green pass?

Già nel 2017 Todd Westby, in un’intervista aveva evidenziato come l’utilizzo dei chip fosse in aumento anche in alcuni Paesi europei; motivo per cui è iniziata la “corsa” fra le compagnie produttrici per importare questo tipo di prodotti sul mercato statunitense.

Westby aveva inoltre ipotizzato che, oltre all’ambito lavorativo, i microchip potessero diventare fruibili anche per la scansione di documenti o abbonamenti per i trasporti pubblici. Ora, quel futuro sembra essere diventato realtà con la possibilità di verificare il proprio pass vaccinale direttamente sottopelle.

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