Maturità, dopo 2 anni torna la prova scritta. Tra le tracce anche la pandemia

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Dopo due anni sono tornate le prove scritte all’esame di maturità. Contrariamente a quanto ci si aspettava, tra le tracce non c’è la guerra in Ucraina, ma l’attualità è comunque presente. Scegliendo la prova di tipologia C, infatti, i maturandi possono portare avanti una riflessione sulla pandemia di Covid-19 e altre emergenze globali, basandosi su un testo tratto dal libro “Perché una Costituzione della Terra?” di Luigi Ferrajoli.

Per quanto riguarda la tipologia A,  che riguarda l’analisi di un testo in prosa o di una poesia, il ministero dell’Istruzione ha proposto agli studenti due autori importantissimi della tradizione italiana: Giovanni Pascoli, con “La via ferrata di Myricae” e Giovanni Verga, con “Nedda. Bozzetto siciliano“. Entrambi i nomi erano tra i più quotati nei giorni precedenti alla prima prova. Per quanto riguarda l’analisi di un testo argomentativo, quest’anno la scelta è caduta su “La colpa di essere nati“, scritto da Gherardo Colombo e Liliana Segre. Un’altra traccia riguarda il discorso pronunciato alla Camera da Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica 2021, che ha messo in guardia nei confronti delle catastrofiche conseguenze dei cambiamenti climatici.

Un’altra traccia particolarmente attuale è quella riguardante l’iperoconnessione e il ruolo dei social media nella vita moderna, basata sul libro “Tienilo acceso: posta commenta condividi senza spegnere il cervello” di Vera Cheno e Bruno Mastroianni. Gli studenti possono anche affrontare l’analisi di un testo tratto da “Musicofilia” di Oliver Sacks, che induce alla riflessione sul potere che la musica esercita sugli esseri umani.

Maturità, gli studenti di Torino: “Il problema sarà la versione”

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Durante i mesi di Covid non abbiamo fatto nessun tema o versione, nell’ultimo anno ci siamo impegnati a cercare di recuperare però non eravamo in grado di affrontare come gli anni scorsi un esame, le prove scritte non dovevano esserci“. Le parole dei primi studenti usciti dal Liceo Classico D’Azeglio di Torino, dove oggi come nel resto di Italia è iniziata la maturità, con la prima prova che mancava da due anni causa Covid. “Da un lato è meglio perché abbiamo più prove differenziate per avere una valutazione completa. La prima prova non è un problema, lo è la versione“. “Mi aspettavo una traccia sulla pandemia che poi effettivamente c’è stata, se non ci fosse stato Verga avrei scelto quello. Pensavo fosse più complicato, però in due anni di pandemia abbiamo fatto i temi, più complicato per la versione“.

I commenti a Milano: “Ritorno alla normalità, ma serviva più preavviso”

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Al termine della prima prova, gli studenti del liceo scientifico Volta di Milano hanno parlato di un “ritorno alla normalità“, ma hanno espresso alcune criticità. “Non è stato molto corretto nei confronti degli studenti dare così poco preavviso“, ha commentato Sveva. “È andata bene e, tra l’altro, eravamo senza mascherina: una grande liberazione, finalmente“, ha sottolineato Edoardo. “La mia notte prima degli esami? Tranquilla, ho dormito bene – ha aggiunto Lorenzo -. Ieri ho giocato la finale del mio sport, purtroppo abbiamo perso ma speriamo che gli esami siano andati meglio“.

Studenti a Napoli: “E’ andata bene ma rinfrescate la scuola, troppo caldo”

E’ andata bene anche a Napoli anche se alcuni studenti hanno lamentato il troppo caldo negli istituti scolastici. “C’è più preoccupazione per la versione di domani” per gli studenti del liceo Jacopo Sannazaro di Napoli. L’appello al preside di uno studente: “Troppo caldo, rinfrescate la scuola e fornite le macchinette che abbiamo bisogno anche di mangiare qualcosa“.

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