CRONACA

Matteo Messina Denaro, spuntano gli audio con l’insulto a Falcone

Spuntano degli audio Whatsapp di Matteo Messina Denaro, arrestato a Palermo in una clinica privata il 16 gennaio 2023. Ed emerge una figura del boss ben diversa da quella che ci si aspettava. La paura per la malattia, la solitudine: c’è tutto questo nelle chat con una donna che l’ex latitante ha frequentato dal 2021. Saranno fatti sentire alla trasmissione di La7, “Non è l’Arena”, condotta da Massimo Giletti: “Ho incontrato questa donna in una cittadina lungo il mare tra Trapani e Palermo e dal suo racconto ho capito che tra di loro era nato un rapporto intenso, quello che nasce tra persone che stanno condividendo un dramma e entrano in sintonia. Parlavano di tutto: della vita, della famiglia, della malattia, e a un certo punto hanno iniziato a vedersi, a darsi degli appuntamenti anche al di là della clinica”, le parole del conduttore-giornalista.

Immagine Web

Il racconto

Naturalmente, come già accaduto ad altre persone per diversi motivi di vita quotidiana sono entrati in contatto con la persona che pensavano fosse Andrea Bonafede, la falsa identità di Matteo Messina Denaro. Alla donna in questione aveva rivelato di essere un imprenditore agricolo di successo, di avere tre figlie, di essere divorziato, ricco, e di aver vissuto all’estero. Ma non le dava la sensazione di volersi nascondere: frequentavano ristoranti, anche all’aperto, lui andava a prenderla con la sua automobile, senza l’autista, che usava solo per gli appuntamenti in clinica.

I messaggi audio

C’era un livello di confidenza molto alto tra Matteo Messina Denaro e questa donna. Come quello sulla madre: “Non c’è più con la testa, ma scriveva un sacco di cose. Cose sensate, a volte. Si rivolge a me dicendomi che quando sarà morta al suo funerale vuole la banda musicale. E deve suonare sempre un unico motivo: la Radetzky March. Ma chi lo dice che io muoio dopo di lei? Lei non lo sa ma io lo so. Siccome però lei vuole questa cosa, io la farò, perché le volontà delle persone si mantengono. Mia madre era così, un tipo estroso, io ho preso un po’ da lei”. O un altro audio nel quale cerca di rincuorare l’amica per il momento bruttissimo, il tumore appunto, che anche lei sta attraversando: “Il tuo percorso è simile al mio. Dobbiamo soffrire ma ce la farai. Scusami, ma io non voglio tue risposte. Quando ti sentirai, io ci sarò”.

Immagine Carabinieri

L’audio su Capaci

Tra i diversi audio, ce ne sono alcuni nei quali sembra trapelare il boss. È il 23 maggio del 2022, 30 anni dopo la morte a Capaci di Giovanni Falcone. Matteo Messina Denaro è in ritardo: “Io sono qua, bloccato, con le quattro gomme a terra. Cioè non nel senso di bucate, ma bloccate perché sono sull’asfalto e non mi posso muovere. Per le commemorazioni di sta m….a. Porco mondo”. La donna non si insospettisce. Naturalmente lei metterà insieme tutti gli episodi una volta appresa la notizia dell’arresto di quell’uomo, che non era la persona che diceva di essere. Bensì, l’ultimo stragista.

Redazione

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