Fridays for Future, torna lo sciopero per il clima dopo la pandemia

I Fridays for Future sono tornati. Oggi, venerdì 24 settembre, per la prima volta dall’inizio della pandemia da Covid-19, la giornata di manifestazione tornerà nelle principali città italiane, da Milano a Roma, da Torino a Firenze. Lo sciopero per il clima è nato nel 2018, quando l’attivista svedese Greta Thunberg ha organizzato, per tutti i giorni del mese di agosto, un’azione di protesta sedendosi fuori dal Riksdag, il Parlamento svedese, con un cartello con scritto “Sciopero scolastico per il clima“. Lo slogan “Fridays for Future” ha attirato l’attenzione di tutto il mondo e ha ispirato gli studenti a scendere nelle piazze per scioperare per il clima.

Friday for Future, lo sciopero in vista della Cop 26

Quest’anno i Friday for Future assumono un significato ancora più importante. Infatti, dal 31 ottobre al 12 novembre si terrà nel Regno Unito, a Glasgow, la Cop 26, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Inoltre Milano ospiterà, dal 28 settembre al 2 ottobre, la Pre-Cop26, un evento di preparazione alla conferenza mondiale dell’Onu.

Su di noi, giovani e adulti del 2021, pesa una responsabilità, ma anche un grande opportunità” si legge sul sito di Fridays for Future. “Cambiare la storia prima che essa cambi noi. Uniamo le energie e la passione in un unico grande momento coordinato in tutto il mondo, prima della Cop 26“.

Gli scioperi di Fridays for Future, come detto, si terranno nelle principali città italiane. Inoltre, sarà possibile organizzarli anche in luoghi non presenti tra quelli nell’elenco disponibile sul sito della manifestazione.

Si torna a scioperare nelle grandi città per la crisi climatica

Con l’hastagh #uprootthesystem, Fridays for Future ha lanciato la ripartenza degli scioperi per il clima. Saremo ricordati come coloro che, di fronte ad un’enorme crisi globale, si rimboccarono le maniche per risolverla?” si legge sul sito di Fridays for Future.

Tutti coloro che si ritroveranno oggi, nelle principali città italiane e del mondo, chiedono che siano rispettati gli Accordi di Parigi, per restare entro 1.5 gradi di riscaldamento globale rispetto al periodo pre industriale. Questo per evitare conseguenze più gravi della crisi climatica.

Il corteo a Roma

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In Italia, i giovani attivisti di Fridays for Future sono tornati a manifestare nelle grandi città, compresa naturalmente Roma. Sono scesi in piazza a migliaia per porre l’attenzione sull’emergenza climatica. “Non è possibile parlare di ambiente senza mettere in discussione l’intero sistema di produzione – dicono i protagonisti del corteo –. Bisogna inoltre investire sulle energie rinnovabili e bloccare ogni nuovo investimento sul gas naturale e sui combustibili fossili”.

Fridays for Future, i “ragazzi di Greta” a Torino: “Questo è l’anno delle scelte”

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Fra le città che hanno ospitato il corteo di Fridays for Future c’era anche Torino. “Siamo tornati ed è bellissimo, con le dovute precauzioni. Avevamo fatto presidi, manifestazioni statiche ma sono passati due anni dall’ultimo corteo: ci eravamo promessi che saremmo tornati e siamo tornati. Questo è l’anno delle scelte, della Cop sul clima, delle amministrative, del post pandemia, è cruciale, quindi essere qui è più importante che mai”, hanno detto in coro i “ragazzi di Greta”.

Presente al corteo anche il candidato sindaco del centrosinistra, Stefano Lo Russo. “Hanno ragione loro – ha detto -, l’emergenza climatica è la grande questione del Paese, Torino deve diventare un esempio e dare il suo contributo alla lotta al cambiamento climatico”.

Manifestazione anche a Palermo

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Anche a Palermo la manifestazione ha avuto un riscontro più che positivo, in termini di partecipazione. Centinaia di ragazzi e membri di associazioni si sono riuniti questa mattina in Piazza Verdi, davanti al Teatro Massimo, per il corteo organizzato da Fridays for Future.

L’associazione fondata da Greta Thunberg è arrivata anche in Sicilia urlando la sua richiesta di aiuto per le condizioni del pianeta Terra. Non solo slogan, però: fra i tanti giovani presenti in piazza c’è stato anche chi ha sciorinato nel dettaglio i numeri che mettono in evidenza la situazione drammatica in cui versa il globo.

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