Frana sul cimitero di Camogli,
bare in mare: Toti posta il video

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“Nel tardo pomeriggio (di lunedì 22 febbraio ndr) una frana si è abbattuta sul cimitero di Camogli e sulla strada sottostante, facendo finire circa 200 bare in mare. Sul posto sono intervenuti subito la nostra Protezione Civile e l’assessore Giampedrone, che domani sarà di nuovo in Comune per fare il punto con i tecnici. Fortunatamente non risultano feriti, con la Capitaneria di Porto stiamo monitorando tutta l’area e con i nostri geologi analizzeremo il fronte di frana per capire cosa è ancora in pericolo e come poter intervenire per rimuovere il materiale crollato senza rischi, mentre sono già iniziate le operazioni per recuperare i feretri in mare.

Lo scrive il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, sulla propria pagina Facebook, in un post accompagnato dal video che mostra il momento del crollo del costone di roccia a picco sul mare, che ha provocato la frana di una porzione del cimitero di Camogli.

Riprendono le ricerche dei feretri caduti in mare dal cimitero di Camogli

Nel frattempo sono riprese questa mattina le ricerche dei resti umani caduti in mare a seguito del crollo di una parte del cimitero di Camogli. I sommozzatori dei vigili del fuoco sono tornati sul posto, dopo la sosta forzata notturna. Sono circa duecento i feretri interessati dal crollo, conservati in bare o cassette da ossario. I tecnici della Protezione Civile sono nuovamente sul posto per valutare la staticità della falesia. Nella notte sono stati avvertiti nuovi movimenti vicino alla parte crollata e non sono esclusi nuovi cedimenti della struttura cimiteriale, ovviamente chiusa e interdetta.

Ma preoccupare non è solo il camposanto. Osservati speciali sono soprattutto la strada provinciale che porta al borgo e alcune case limitrofe, costruite sulla stessa grande falesia della zona, che in questi ultimi hanno è stata particolarmente battuta dalle mareggiate. Sono in corso verifiche sul Belvedere dei Pescatori, transennato e inaccessibile già da ieri, e in tutta la zona adiacente per provare a dare un perimetro di sicurezza a tutta la zona.

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