Fanpage e ‘Lobby nera’, il direttore: “Difendiamo la libertà di stampa”

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“Non abbiamo ottemperato alla richiesta di Meloni perché la troviamo un’offesa al mestiere del giornalista e deontologicamente sbagliato. Abbiamo però consegnato il girato alla Procura che ce l’ha richiesto per aprire un’indagine su Jonghi Lavarini e Fidanza in relazione all’ipotesi di reato di finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio”. Lo ha dichiarato Francesco Cancellato, direttore di Fanpage, a proposito dell’inchiesta ‘Lobby nera’ su Fratelli d’Italia.

Questa sera andrà in onda la seconda parte del servizio, nonostante la diffida presentata dai legali dell’eurodeputato di Fdi Carlo Fidanza. Intanto, Fidanza e il ‘Barone nero’, Roberto Jonghi Lavarini, risultano indagati dalla Procura di Milano: il fascicolo è in mano ai pm Giovanni Polizzi e Piero Basilone, mentre la delega d’indagine è affidata alla Guardia di Finanza. Le Fiamme Gialle nei giorni scorsi hanno acquisito l’intero girato di Fanpage ed eseguito delle perquisizioni.

Fanpage, Cancellato: “Difendiamo libertà di stampa”

“Il Tribunale di Roma – ha aggiunto – ci aveva chiesto di oscurare e sequestrare preventivamente l’inchiesta dedicata a Durigon. Anche a questa richiesta siamo riusciti a dire di ‘no’ grazie al supporto di tanti colleghi. Se fossimo stati un giornale piccolo, di fronte a queste richieste non ci sarebbe stato nessuno ad alzare la voce. Per questo eravamo in piazza. Andiamo dritti per difendere la libertà di stampa. Non ci sentiamo sotto attacco perché siamo convinti di fare il nostro mestiere nell’interesse pubblico.

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