Covid, familiari vittime fanno causa allo Stato: “Vogliamo giustizia”

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Erano circa quaranta persone, tutte provenienti dalla Lombardia. Più precisamente dalla provincia più colpita dal Covid: Bergamo. Erano uomini e donne che hanno conosciuto sulla propria pelle la sofferenza e il dolore che il Coronavirus ha causato nel corso della prima ondata. Tutti riuniti in un sit-in pacifico, davanti al tribunale di Roma in viale Giulio Cesare. Perché questa mattina è iniziata la causa civile che andrà a porsi parallelamente a quella penale che si sta avendo a Bergamo.

Lo strazio di chi ha perso i propri cari: “Paghiamo le malefatte della politica”

Mio padre era nei camion. Non potete neanche immaginare che dolore abbiamo provato“, ha dichiarato una donna in lacrime. Dal procedimento i parenti delle vittime del Covid sperano di ottenere giustizia e un risarcimento di circa 100 milioni di euro. “Noi abbiamo pagato per le malefatte della politica. Ora sono loro a dover pagare“, rimarca un uomo che ha un forno nella bergamasca e che ha visto morire suo padre in meno di una settimana. Il dolore dei partecipanti è tanto, come tanta è la speranza di ottenere giustizia.

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Dal processo civile ci aspettiamo che vengano acclarate le responsabilità istituzionali. Le istituzioni devono essere condannate ad un risarcimento da destinare ai familiari delle vittime del Covid. La gestione sanitaria compete alle istituzioni, Stato e Regioni“. Così l’avvocato Consuelo Locati che con un pool composto da cinque legali sta portando avanti la causa civile.

“Niente isolamento, niente zona rossa anti Covid: colpa dello Stato”

Il mancato intervento di isolamento dell’ospedale di Alzano Lombardo e l’istituzione di una zona rossa non ci sono state. Ed è per colpa delle istituzioni. Da quello che risulta dalla relazione del generale Lunelli, se avessimo avuto quello previsto da un piano pandemico adeguato, circa 10 mila vittime Covid si potevano evitare. Le due cause, penale e civile, viaggiano parallelamente“, ha continuato.

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Siamo qui per chiedere alla politica di assumersi le responsabilità di quanto accaduto nella provincia di Bergamo. Chiederemo un risarcimento da destinare a tutte le famiglie. Chi ha lavorato nei reparti Covid della Bergamasca, come nell’ospedale Giovanni XXIII, ci ha detto che nel corso della prima ondata i medici erano sprovvisti di mascherina. Questo è quello che vogliamo far emergere“. Così l’avvocato Piero Pasini, membro del pool di legali che sta portando avanti la causa civile.

La richiesta dei parenti delle vittime da Covid: “100 milioni di euro”

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Ci aspettiamo che vengano accolte le nostre domande risarcitorie. Il risarcimento ammonta a 100 milioni di euro, ma altri familiari vorrebbero aggiungersi. Noi assistiamo circa duecento famiglie colpite dalla tragedia del Covid, per un totale che supera le 500 unità di aventi diritto al risarcimento“. Così l’avvocato Giovanni Benedetto, membro del pool di legali che sta portando avanti la causa civile.

Il generale Lunelli ha detto ci sarebbe stato almeno un terzo di riduzione delle vittime da Covid se lo Stato fosse intervenuto con l’esecuzione del piano pandemico. Cosa che all’inizio non c’era. Per questo sosteniamo che ci sia una responsabilità delle istituzioni. La causa civile che parte oggi è sicuramente connessa a quella penale che si sta avendo a Bergamo“, ha concluso.

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