Covid, Bertolaso contestato a Codogno: la sua risposta alle critiche

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“Siamo abbandonati. Vergogna, dimettiti”. Sono dure le parole che un anziano, in coda per ricevere il vaccino, hanno rivolto a Guido Bertolaso, consulente della Regione Lombardia per l’emergenza Covid e la campagna vaccinale. Bertolaso è arrivato a Codogno per la prima giornata di apertura del nuovo hub per i vaccini, allestito nel palazzetto dello sport della città del Lodigiano.

Codogno, Guido Bertolaso risponde alle critiche

L’ex capo della Protezione civile, parlando con i cronisti presenti, ha chiesto scusa per i disguidi organizzativi (molte persone avevano ricevuto la convocazione per martedì, nonostante l’hub fosse chiuso) ma si è detto convinto della bontà del suo lavoro e di quello dell’amministrazione regionale. Non solo in ambito di campagna vaccinale, ma anche, più in generale, per la gestione della pandemia.

“Ieri c’è stato un problema di informazione – ha detto Bertolaso -. Sono situazioni che accadono e che continueranno ad accadere. Voi avrete sempre una serie di argomenti da utilizzare per fare polemiche e criticare. Ma noi siamo tranquilli, siamo sereni e andiamo avanti. Sappiamo che questa è la strada giusta”.

“Entro l’11 aprile conto di aver vaccinato tutti gli over 80 di questa Regione – ha poi aggiunto Bertolaso, confermando quanto detto in mattinata nel corso di un’intervista a Sky Tg24 -. Ribadisco la volontà di vaccinare tutti i lombardi almeno con la prima iniezione entro giugno. Numero di dosi permettendo”.

Vaccino, il sindaco di Codogno: “Noi amministratori dobbiamo dare una mano”

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Ha cercato di smorzare le polemiche anche Francesco Passerini, sindaco di Codogno. “Tocca anche a noi amministratori – ha detto il primo cittadino – dare una mano per cercare di evitare che si verifichino nuovamente problemi di organizzazione durante questa campagna vaccinale”.

A sottolineare l’importanza della campagna anche la coordinatrice del pronto soccorso della cittadina del Lodigiano, Barbara Binetti: “Ci ricordiamo i drammatici ululati delle ambulanze qui a Codogno che per mesi ci hanno accompagnato. I nostri cari non ci sono più, la popolazione ha bisogno dei vaccini per poter ricominciare”.

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