Coronavirus, parla la donna incinta guarita con il plasma: “Un miracolo”

Dopo essere stata sottoposta alle cure con il plasma ed essere guarita dal Coronavirus, Pamela, la donna incinta di 28 anni curata dallo staff dell’ospedale di Mantova, ha raccontato commossa la propria esperienza. “Senza questo trattamento, eseguito per la prima volta al mondo come mi hanno detto i medici, io sarei riuscita a salvarmi, mia figlia Beatrice no – ha detto -. Quando mi hanno proposto la cura con il plasma per battere il Coronavirus i dottori sono stati molto netti: questa è l’unica cura che potrebbe salvare entrambe”.

L’incubo e la rinascita

“Ho scoperto di avere il Coronavirus il 9 aprile. Non ho idea di come sia successo, ho sempre avuto paura di questo virus, ma pur essendo stata molto attenta qualcosa è andato storto – ha raccontato Pamela -. Sono entrata in ospedale con febbre e tosse, sembrava tutto sotto controllo ma nel giro di un paio di giorni non riuscivo a parlare né praticamente a respirare. Da lì ho avuto tanta paura, anche di non farcela. L’infermiera che avevo accanto mi ha dato coraggio nella notte peggiore”.

“Ho fatto due cicli di cure con il plasma – ha aggiunto la 28enne -. Dopo il primo il respiro era migliorato, anche se continuavo ad avere tosse e febbre. Dopo il secondo sono completamente rinata: niente febbre, niente tosse, zero difficoltà respiratorie e nessun problema a parlare o camminare. E’ stata una cura fondamentale per salvare la vita della mia bambina, i medici lo hanno confermato”.

Il nome della bambina

La bambina avrebbe dovuto chiamarsi solo Beatrice, ma Pamela e il suo partner Antonio hanno deciso di aggiungere Vittoria perché “abbiamo vinto la battaglia contro il virus. Quella orribile notte in cui le mie condizioni si sono aggravate e tossivo sangue ho avuto paura, la cosa che mi dava forza era però sentire che Beatrice continuava a muoversi.

“Quello che è successo è stato un vero e proprio miracolo ha concluso Pamela.

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