Coronavirus, Fontana: “Ero convinto che rallentasse più velocemente”

Ero convinto che la curva dei contagi rallentasse più velocemente, ma mi auguro che sia una questione di giorni“. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che è intervenuto al programma Centocittà su Radio1, rispondendo alla domanda se la Lombardia a maggio sarà in grado di partire con la ‘fase 2’ dell’emergenza di Coronavirus.

Il numero di casi positivi al COVID-19 è ancora alto nella regione. “Aspetteremo quello che ci dicono i nostri esperti, i virologi e gli epidemiologi per capire l’andamento di questa curva che sta rallentando ma molto molto adagio”, ha aggiunto.Mi auguro che presto si vedano ancora di più gli effetti benefici di questa chiusura perché probabilmente stiamo ancora vedendo le cose del periodo in cui eravamo semichiusi“, ha detto Fontana, il quale si augura l’inizio di “una discesa più intensa, violenta e verticale e si interromperà il contagio“.

Fontana: “Errori nella gestione del Coronavirus? Abbiamo seguito i protocolli”

Per quanto riguarda invece i presunti errori che sarebbero stati commessi nella gestione dell’emergenza del Coronavirus, con le relative critiche che sono state mosse alla Giunta lombarda, Fontana ha replicato: “Io vorrei che mi facessero delle contestazioni specifiche sugli errori. Purtroppo noi abbiamo seguito i protocolli, abbiamo fatto tutte le scelte in accordo con l’Istituto Superiore di Sanità“.

Poi, un accenno all’altissimo tasso di mortalità nella Regione, superiore a quello di altri Paesi: “Abbiamo dovuto ricorrere alla ospedalizzazione perché da noi la gente, se non veniva ospedalizzata, non riusciva purtroppo a sopravvivere. Quindi vorrei capire quali possono essere le contestazioni sugli errori commessi. Il virus è stato particolarmente violento in Lombardia”, ha aggiunto.

E ancora: “Perché molto probabilmente stava circolando nel nostro territorio già da parecchi giorni (prima della scoperta del primo caso, ndr), come dicono gli esperti. Se no, non si spiegherebbe una ondata di una violenza inaudita che non ha potuto in nessun modo essere controllata”, ha concluso Fontana.

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