Coronavirus, Cabina di regia: “Natale diverso, speriamo unico così”

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“Evitare tutte le occasioni di aggregazione e, in tutti i modi, gli assembramenti. Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha confermato durante la consueta conferenza stampa settimanale della cosiddetta ‘Cabina di regia’ che le festività natalizie di questo 2020 saranno per forza di cose diverse a causa della pandemia di coronavirus.

il presidente dell’Iss ha spiegato: “Il Natale avrà una sua unicità, questo è il tempo di abbassare la curva. Con questi numeri è molto difficile immaginare qualsiasi tipo di spostamento di massa, aggregazioni e raduni, in particolare di persone che provengono da quadri epidemiologici diversi“.

Coronavirus, Brusaferro: “Non ci si può rilassare”

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Brusaferro ha affermato inoltre che la curva dei contagi da coronavirus e quella relativa all’occupazione dei posti letto d’ospedale e delle terapie intensive vanno verso l’appiattimento. Diverso il discorso riguardante i decessi, che resta ancora molto elevato. “Non ci si può rilassare” ha ribadito il presidente dell’Iss.

“L’età media dei casi di Covid in Italia è intorno a 48 anni, quella dei deceduti supera gli 80 anni ha poi aggiunto Brusaferro. I dati complessivi indicano poi che ci sono sempre più anziani a contrarre l’infezione. Da qui l’importanza di proteggere queste categorie, come ribadito dall’autorità sanitaria.

Locatelli: “Abitudini Natale e Capodanno incompatibili con scenario attuale”

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Durante il punto stampa ha parlato anche il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli: “Sarà un Natale diverso, il primo e auspicabilmente l’ultimo grazie ai vaccini. Tutto quello che eravamo abituati a vedere a Capodanno non potrà avere corso, è inimmaginabile e incompatibile con lo scenario attuale”.

Per quel che riguarda le celebrazioni religiose, Locatelli ha poi spiegato: “Va detto con assoluta chiarezza che dovranno essere compatibili con le misure concordate già con la Cei, per quello che riguarda la fede cattolica, per evitare focolai e trasmissioni”.

Locatelli ha poi confermato l’opposizione, da parte delle autorità sanitarie, alla riapertura degli impianti sciistici a dicembre. “Gli attuali numeri non sono compatibili con l’apertura degli impianti – ha detto -. Sono sicuro che un messaggio forte arriverà anche dagli altri Paesi dell’Unione Europea“.

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