Australia: soffriva di amnesia e depressione, le trovano un verme di 8 centimetri nel cervello

I neurochirurghi sono abituati ad avere a che fare con infezioni al cervello dei pazienti, ma Pyra Bandi, la neurochirurga dell’ospedale di Camberra, non si aspettava di certo di ritrovare un verme di 8 centimetri di lunghezza dentro al cranio di una signora.

Un parassita mai trovato prima

Così Haru Priya Bandi ha vissuto l’esperienza di estrarre un verme rotondo e parassita lungo quasi 10 centimetri dal cervello di una paziente australiana, e il caso è stato documentato live dalla televisione, perché sarà poi mandato in onda durante l’edizione di settembre del programma bizzarro ma interessante chiamato “Emerging Infectious Diseases”.

La traduzione del titolo della trasmissione in italiano è “malattie infettive emergenti”, e in effetti è la prima volta che ci ritroviamo davanti ad un esemplare del genere, che vive dentro il cranio di un essere umano.

Un lungo caso dovuto ad un lungo verme sconosciuto

Non solo, il “vermiciattolo” – se così si può chiamare un parassita di 8 centimetri – ha risolto il caso ormai complicato e pieno di incognita della paziente che affliggeva o, in cui “soggiornava” senza permesso.

La donna, un’australiana di 64 anni del New South Wales sud-orientale, era stata ricoverata per la prima volta nell’ospedale locale della capitale alla fine del gennaio 2021, dopo aver sofferto per tre settimane di dolori addominali, dissenteria, tosse secca costante, febbre e sudorazione notturna.

Nel 2022 i suoi sintomi si erano aggravati portandole depressione e perdita di memoria, tanto da richiedere il ricovero all’ospedale di Canberra. Infine, una risonanza magnetica del cervello aveva rivelato anomalie che hanno richiesto la necessità di un intervento chirurgico.

La rivelazione: un verme dei pitoni

Ma la neurochiurga non è certo entrata pensando di trovare un verme che si dimena“, ha detto Sanjaya Senanayake, medico di malattie infettive dell’ospedale di Canberra.

I neurochirurghi hanno regolarmente a che fare con infezioni del cervello, ma questa è stata una scoperta unica nel suo genere. Abbiamo cercato nei libri di testo tutti i diversi tipi di vermi tondi che potevano causare invasioni e malattie neurologiche“. La ricerca, però, è stata infruttuosa e hanno chiesto aiuto a esperti esterni, come zoologi e insettisti vari, per cui il verme è stato inviato presso un laboratorio per essere identificato.

I risultati hanno rilevato che la specie fosse Ophidascaris robertsi, un verme rotondo solitamente presente nei pitoni.

Il musetto di un pitone tappeto giallo e nero in natura
Immagine | @Issuu – Newsby.it

Una casa vicina ad un “tappeto” di pitoni

La donna ricoverata e poi operata all’ospedale di Canberra rappresenta il primo caso al mondo di ritrovamento del parassita nell’uomo. Il tutto, ovviamente, si spiega grazie alle abitudini quotidiane della signora: la paziente risiede vicino a una zona lacustre abitata da pitoni tappeto, una specie davvero molto comune nella wild Australia.

A quanto riportato, il contatto diretto con gli esemplari non è mai stato diretto, nonostante questo “La paziente raccoglieva spesso erbe autoctone, tra cui le verdure di Warrigal, nei dintorni del lago per cucinarle“, ha raccontato Senanayake, ed è questo il modo in cui deve aver intercettato il verme. I medici e gli scienziati coinvolti nel suo caso ipotizzano che un pitone possa aver diffuso il parassita attraverso le sue feci nell’erba.

La paziente al momento si sta riprendendo in modo speranzoso e continua ad essere monitorata dalla troupe ospedaliera.

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