Cobas su assalto supermercati: “Lavoratori vanno tutelati”

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A distanza di un anno dal primo lockdown nel nostro Paese la situazione non sembra essere cambiata. L’Italia tornerà per gran parte in zona rossa a partire da lunedì 15 marzo e sembra essere ricominciato l’assalto ai supermercati.

Il Lazio, che tornerà rosso a partire da lunedì, è tornata anche la psicosi con l’assalto ai supermercati. I prodotti più ambiti sono: farina, latte, pasta e lievito di birra.

A rischio i lavoratori del commercio

È bastato l’annuncio delle restrizioni per far ripartire la psicosi a distanza di un anno” ha detto Francesco Iacovone, del sindacato Cobas nazionale. Infatti, migliaia di cittadini si sono assembrati nei “luoghi del commercio”, supermercati nello specifico.

Dopo un anno non abbiamo imparato nulla. I negozi alimentari non hanno mai subito restrizioni e non succederà nemmeno questa volta” ha spiegato Iacovone.

E ha aggiunto: “Tutto questo si traduce in un aumento del rischio per i lavoratori del commercio, che sono esposto dall’inizio di questa pandemia. Noi abbiamo fatto un appello scritto al presidente del Consiglio Dragi e al ministro Speranza, per ricomprendere questi lavoratori nel piano vaccinale” ha concluso Francesco Iacovone.

Aumentati del 30% gli appuntamenti per parrucchiedi ed estetisti prima della zona rossa

Non sono però solo i supermercati ad essere presi d’assalto. Perché, secondo quanto segnalato da Confartigianato Roma, c’è stato un “aumento delle prenotazioni del 30%” tra parrucchieri ed estetisti.

Tanti dei nostri associati rimarranno aperti fino all’ultimo istante utile per soddisfare le richieste dei clienti. Ma anche per alleviare, per quel poco che sarà possibile, le perdite causate da questa nuova chiusura” ha detto Confartigianato Roma.

Secondo quanto emerso, il passaggio in zona rossa comporterà una perdita di più di 43 milioni di euro ogni 14 giorni di chiusura. Solo per la città di Roma la perdita ammonterà a oltre 29 milioni e mezzo di euro.

La chiusura di queste attività è totalmente ingiustificata” ha detto Andrea Rotondo, presidente di Confartigianato Roma. “In questi mesi hanno applicato con la massima diligenza le linee guida dettate dalle autorità sanitarie e dal Governo. Si sono riorganizzate per garantire la massima tutela della salute di imprenditori, dipendenti e clienti”.

E ha concluso: “Colpire le imprese regolari, che in questi mesi hanno fatto importanti investimenti, finirà, come accaduto durante il lockdown del 2020, per innescare l’offerta di prestazioni da parte di operatori abusi che rappresentano una concreta minaccia per la salute dei clienti”.

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