Lettera aperta a Zuckerberg: priorità al benessere dei bambini

A seguito delle recenti rivelazioni su Facebook, un’alleanza globale di attivisti ed esperti per la protezione dei bambini ha scritto una lettera aperta a Zuckerberg. Il patron della piattaforma, nelle scorse settimane è stato al centro di diverse polemiche, soprattutto a causa delle rivelazioni scottanti di ex impiegati. É necessario quindi che Zuckerberg prenda seri provvedimenti per ripristinare la fiducia nelle sue piattaforme.

Cosa deve fare Zuckerberg per proteggere i bambini

La lettera è stata sottoscritta da 59 firmatari, tra cui la National Society for the Prevention of Cruelty to Children e la Child Rescue Coalition nel Regno Unito. “L’azienda deve fare molto meglio per riconquistare la fiducia dei genitori e dei professionisti della protezione dei bambini. E soprattutto, per garantire che le sue decisioni sui prodotti contribuiscano piuttosto che compromettere la sicurezza e il benessere dei bambini“, afferma la lettera.

Zuckerberg dovrebbe di conseguenza compiere alcuni passi per affrontare le crescenti preoccupazioni in merito alla protezione dei bambini.

I “doveri” di Zuckerberg riguarderebbero in particolare la condivisione di tutte le ricerche interne sull’impatto delle piattaforme sui bambini. Includendo le valutazioni di possibili rischi.
Il patron di Facebook dovrebbe inoltre fornire dettagli precisi su come l’azienda contribuisca agli abusi sessuali sui minori e quali sono le implicazioni della messaggistica crittografata.

Facebook al centro delle polemiche sul benessere minorile

La lettera è stata inviata a Zuckerberg sulla scia delle rivelazioni dell’informatore di Facebook Frances Haugen, che ha accusato la compagnia di un approccio lassista alla sicurezza. La sua testimonianza al Senato ha dato il via a una serie di manifestazioni globali. Con un crescente numero di persone preoccupate per gli effetti negativi della piattaforma. Anche il premio nobel per la Pace Maria Ressa ha lanciato accuse molto dure accusando il social network di diffondere odio e disinformazione.

La fuga di notizie, forse più dannosa, è stata la ricerca interna su Instagram che ha mostrato l’impatto dell’app sul benessere degli adolescenti. Questa includeva una diapositiva che mostrava che il 30% delle ragazze adolescenti sentiva che Instagram peggiorava il rapporto con il proprio corpo.

La lettera fa eco all’affermazione di Haugen secondo cui l’azienda mette il profitto prima delle persone. “Non possiamo continuare con una situazione in cui i bisogni dei bambini sono o sembrano essere secondari alle motivazioni commerciali. E in cui il diritto dei giovani alla sicurezza, alla privacy e al benessere è compromesso per dare la priorità agli interessi degli adulti e di altri conducenti più influenti”.

La lettera è stata inviata quando sono riprese le udienze sulla bozza di legge sulla sicurezza online del Regno Unito. Questa impone un obbligo di diligenza alle società di social media per proteggere i bambini da contenuti dannosi. L’obiettivo è quello di prevenire la proliferazione di contenuti illegali come la pornografia infantile.

 

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