Hyperloop, anima italiana per il “supertreno” da 1.200 km/h: come funziona

Il futuro dei trasporti è già qui? Stando all’idea di Hyperloop Transport Technologies, o più semplicemente HyperloopTT, la risposta è sì. Chi però non ha mai sentito parlare di questa azienda americana nata anche grazie a una piattaforma di crowdfunding, farà fatica a immaginare come realistica la possibilità di viaggiare, a terra, anche più velocemente rispetto a un aereo. Il tutto all’interno di una sorta di “supertreno” che sembra uscito da un romanzo di Isaac Asimov.

Eppure non solo il concetto di Hyperloop è davvero realizzabile, ma ha già attirato l’attenzione di personalità come Elon Musk e Richard Branson (che non fanno parte di HyperloopTT ma hanno dichiarato a più riprese di credere in questo tipo di tecnologia). E ha anche un’anima italiana.

 

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Hyperloop, design italiano per il modello presentato in Cina

Hyperloop TT ha presentato in anteprima, alla China International Import Expo (Ciie) di Shanghai la cabina del proprio mezzo, il cui design è curato da un’azienda torinese, la Icona Design Group. Fra modalità luminose in grado di simulare tanto il giorno quanto la notte, ambiente sonoro ottimizzato per evitare che i rumori possano disturbare il viaggio, display interattivi, tablet personali, fotocamere per il riconoscimento facciale, sensori per il pagamento contactless, si punta soprattutto al comfort. E, naturalmente, alla praticità.

Senza dimenticare, in tempi di pandemia, gli strumenti di purificazione dell’aria, per evitare la propagazione di batteri e virus anche al chiuso. Il tutto in grado di far sì che i viaggiatori (30 i posti a disposizione nella capsula, con sistemazioni ad hoc per i viaggiatori assistiti) non si accorgano neanche di viaggiare a oltre mille chilometri orari. Sfiorando la velocità del suono.

Teresio Gigi Gaudio, presidente e amministratore delegato di Icona Design Group, ha parlato a Forbes dell’impegno della sua azienda: “La strategia di Icona Design Group prevede di essere in prima linea nell’innovazione e stabilire alleanze con aziende tecnologicamente avanzate. Collaborare con un’azienda visionaria come HyperloopTT è stata un’opportunità irripetibile.

Quando vedremo HyperloopTT all’opera?

Naturalmente il mezzo non può bastare se mancano infrastrutture adeguate agli spostamenti. In particolare, Hyperloop dovrà muoversi, grazie a un avveniristico sistema di levitazione magnetica, all’interno di una sorta di gigantesco tubo a bassa pressione interna, che consenta di raggiungere velocità superiori a 1.200 chilometri orari. Secondo la previsione più ottimistica, Hyperloop potrebbe essere attivo dal 2030.

Si tratta, in tal senso, di una vera e propria sfida. Gli investimenti di HyperloopTT, però, vanno in quella direzione. Fra il 2017 e il 2018 l’azienda ha creato un tracciato test a Tolosa, in Francia. Ha poi firmato altri accordi per la creazione di infrastrutture dedicate negli Emirati Arabi Uniti (Abu Dhabi e Dubai), negli Usa (area dei Grandi Laghi) e in Germania (Amburgo). Lo studio principale di fattibilità del sistema, realizzato sempre da HyperloopTT, risale al 2019. E conferma come il mezzo sia sostenibile sia dal punto di vista ambientale sia da quello economico.

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