Come funzionano le slot machine?

Tra i giochi da casinò più diffusi al mondo c’è sicuramente la slot machine. Nata alla fine dell’800 dall’idea di due imprenditori di New York, da allora questa “macchinetta” inizialmente consisteva di una rudimentale scatola di legno con una leva e tre bobine rotanti. Le prime slot utilizzavano i simboli delle carte da poker per formare la combinazione vincente, dal momento che gli inventori si erano ispirati proprio a questo gioco.

L’evoluzione delle slot machine

Da allora le “macchinette” hanno visto numerose modifiche come, ad esempio, l’aggiunta dei simboli della frutta (le cosiddette “fruit machine”) durante il periodo del proibizionismo, perché le slot avevano iniziato a distribuire caramelle e gomme da masticare per eludere le restrizioni.

A partire dagli anni ’40 le slot conquistano anche la capitale del gioco: vennero infatti installate nei casinò di Las Vegas per intrattenere le mogli e le fidanzate dei giocatori, ottenendo fin da subito un grande successo. Un ulteriore step evolutivo si ha negli anni ’70 con l’arrivo delle videoslot, nelle quali i rulli meccanici sono sostituiti da un software. Arriviamo ai giorni nostri con le slot digitali, che hanno conosciuto una ampia diffusione sui migliori siti di casinò online.

La probabilità nelle slot

Prima di addentrarci nella trattazione del funzionamento delle moderne slot machine, facciamo una piccola premessa. Si tratta di un gioco chiamato di azzardo puro, cioè nel quale l’abilità del giocatore non può in alcun modo influenzare il risultato finale.

Non tutti i giochi di casinò sono di questo tipo: il poker, ad esempio, può dipendere dalla fortuna, ma anche l’abilità del giocatore ha un ruolo nel determinare il risultato. Alcuni ritengono che il poker sia, proprio per questo, una vera e propria disciplina sportiva – si parla a riguardo di “poker sportivo” – anche se questa visione non è condivisa da tutti. In ogni caso, nel poker il giocatore può fare la differenza o perlomeno influenzare l’esito finale di una mano.

Nelle slot machine, invece, non esistono strategie efficaci che siano capaci di determinare il risultato. L’unica cosa che il giocatore può scegliere è quanto puntare e su quante linee giocare.

Cosa c’è “dietro” alle slot

Il funzionamento di una slot machine, bene o male, lo conosciamo un po’ tutti. Basta inserire i crediti, cliccare sul pulsante dello spin e attendere che i rulli sullo schermo si blocchino su una combinazione. A questo punto possiamo vedere se abbiamo vinto oppure no. Per il giocatore sembra tutto molto veloce e semplice, ma per ottenere questo risultato è necessaria una tecnologia piuttosto complessa.

Oggi, infatti, i meccanismi dei rulli di una volta sono sostituiti da un generatore di numeri casuali, chiamato Random Number Generator o RNG. Si tratta di un vero e proprio computer che fa apparire i numeri sullo schermo: in altre parole è un microprocessore che genera costantemente numeri in modo del tutto casuale.

I più moderni RNG possono arrivare a generare fino a quattro miliardi di combinazioni per ogni secondo. I numeri che vengono selezionati sono successivamente trasformati in simboli che vengono riportati sullo schermo per permettere al giocatore di capire se ha vinto oppure no. In un secondo ci sono anche circa venti “stop”, che corrispondono agli spazi vuoti che sui rulli non contengono simboli.

Il ciclo di una slot

Quando si parla di cicli delle slot machine si fa riferimento al numero di combinazioni che si possono ottenere andando a moltiplicare il numero dei simboli per il numero dei rulli.

Si potrebbe essere portati a pensare che ci sono cicli positivi o vincenti e negativi o perdenti, ma in realtà va tenuto in considerazione il fatto che ogni giocata è indipendente dalle altre. Non esiste pertanto nessuna “memoria” o correlazione con le giocate precedenti né con le successive: il generatore di numeri casuali genera un risultato nuovo ogni volta. Pertanto, tutte le strategie che cercano di individuare l’uscita di determinate combinazioni non hanno alcun fondamento.

Il ritorno teorico al giocatore

Un altro fattore da considerare quando si parla di slot machines è il cosiddetto “payback” o “payout”, cioè la percentuale di giocate che vengono restituite ai giocatori. Ad esempio, se una slot ha un payout del 96%, significa che ogni 100 euro spesi da tutti i giocatori, la macchinetta erogherà 96 euro sotto forma di premi e 4 euro saranno trattenuti.

Si potrebbe erroneamente credere che giocando ad una slot con un payout maggiore, le vincite saranno più frequenti. Ma non è così. Le macchine, infatti, restituiscono una determinata percentuale del denaro giocato, ma lo fanno in un numero di giocate che non è necessariamente cento. Nell’esempio di prima, questo significa che su cento giocate non ci saranno per forza 97 giocate vincenti. Per le slot regolarmente autorizzate in Italia dall’ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) il numero di giocate a cui si devono riferire le percentuali di payout è pari a 140.000, un numero sicuramente non raggiungibile da un singolo giocatore.

Questo impedisce quindi di impostare ogni tipo di strategia: anche da questo si evince che le slot machine sono un gioco in cui la fortuna – o la casualità, per dirla in modo più scientifico – è l’unica variabile che conta.

Impostazioni privacy