Apple, scoperta una stringa di caratteri sindhi che fa crashare gli iPhone

Gli appassionati di tecnologia ricorderanno bene il carattere indiano in lingua telugu che nel 2018 causò non pochi problemi agli iPhone, agli iPad e ai Mac. A distanza di due anni, un problema simile torna a provocare crash ai prodotti di Apple. La causa, stavolta, è una particolare stringa di caratteri in lingua sindhi (utilizzata in Pakistan) che, una volta ricevuta per messaggio su Telegram e Twitter, blocca i dispositivi, rendendo inutilizzabili anche i pulsanti fisici del volume o dell’alimentazione. Le notifiche ricevute tramite altre applicazioni di messaggistica, come iMessagge e WhatsApp, non sembrerebbero causare il problema, almeno stando ai test condotti da alcuni utenti di Reddit.

Come risolvere il crash dell’iPhone

Il crash rende addirittura impossibile tornare all’homepage dell’iPhone tramite swipe dal basso o pressione del tasto fisico. Per fortuna non si tratta di un problema irrisolvibile: nella maggior parte dei casi, è sufficiente attendere qualche minuto affinché la situazione torni alla normalità. In alternativa, è sempre possibile forzare un reset premendo simultaneamente il tasto di accensione e quello per alzare il volume. Chi desidera evitare ogni problema può disabilitare la visualizzazione delle notifiche, almeno fino a quando Apple non renderà disponibile una patch correttiva. Si tratta però di una soluzione non priva di conseguenze, visto che impedisce di ricevere anche le notifiche non dannose per i dispositivi.

La bandiera italiana

Inizialmente, i caratteri in lingua sindhi erano accompagnati dalla bandiera italiana, ma presto i malintenzionati si sono resi conto che la sua presenza era superflua: la stringa da sola basta per “mandare in palla” gli iPhone, gli iPad e i Mac che la ricevono. Il problema non interessa tutte le versioni di iOS, anche se l’ultima disponibile pubblicamente è vulnerabile. Apple non si è ancora espressa pubblicamente sulla faccenda, ma sembra probabile che sia già al lavoro su una patch correttiva da distribuire nei prossimi giorni.

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