Apple ha deciso di rinviare l’uscita del software anti pedopornografia

Apple, ad agosto scorso, ha annunciato l’arrivo negli USA di un nuovo software per iPhone con il compito di scansionare i dispositivi alla ricerca di immagini pedopornografiche. La multinazionale di Cupertino, però, ha deciso di ritardare il lancio di questa nuova tecnologia.

L’azienda avrebbe presto questa decisione in seguito alle critiche ricevute. Infatti, diversi gruppi di tutela della privacy, e non solo, hanno espresso preoccupazioni in merito al tracciamento dei dispositivi elettronici, che potrebbe creare un pericoloso precedente. Apple ha così deciso di ascoltare i feedback negativi ricevuti, mossa anche dall’ulteriore preoccupazioni di un utilizzo errato del software da parte degli stati autoritari.

Come funziona il software contro la pedopornografia di Apple

Il software progettato da Aplle dovrebbe avvalersi della tecnologia NeuralHash. Questa sarebbe in grado di scansionare le immagini presenti sugli smartphone prima ancora che queste vengano caricate su iCloud Photos. Una volta scansionate, le fotografie ritenute sospeste dovrebbero essere confrontante con i materiali di abusi sessuali su minori contenuti in un database gestito dal National Center of Missing and Exploited Children.

Una volta conclusa la scansione, se dovesse essere trovata una corrispondenza, l’immagine sarebbe esaminata non più da una macchina, ma da un addetto a questo tipo di lavoro, che se dovesse ritenerlo necessario potrebbe disabilitare l’account dell’utente e segnalarlo alle forze dell’ordine.

I dubbi sulla privacy e la dichiarazione dell’azienda di Cupertino

Il mese scorso abbiamo annunciato i nostri piani destinati ad aiutare e proteggere i bambini dai predatori e limitare la diffusione di materiale pedopornografico” ha dichiarato Apple. “Sulla base dei feedback abbiamo deciso di prendere ulteriore tempo per raccogliere imput e migliorare il software prima di rilasciarlo“. Così, Apple ha per il momento deciso di rimanere il lancio del suo software contro la pedopornografia, previsto per la fine del 2021.

Come detto, diversi gruppi sostenitori della privacy hanno espresso preoccupazioni riguardante questa tecnologia. Infatti, questa potrebbe essere utilizzata anche da quei Governi autoritari che vogliono spiare i loro cittadini. La Electronic Frontier Foundation, secondo quanto riportato dalla BBC, è stata una delle associazioni più critiche, con una petizione che ha raccolto 25mila firme. “L’azienda deve andare oltre il semplice ascolto e abbandonare completamente i suoi piani” ha detto alla BBC Cindy Cohn, direttore esecutivo della EFF. “L’enorme coalizione che si è creata continuerà a chiedere che i telefoni degli utenti siano protetti. L’azienda deve mantenere la sua promessa di fornire una vera privacy a tutti i suoi clienti“.

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