Truffe sull’App Store, ora è possibile segnalarle più facilmente

Apple ha reso più semplice segnalare le truffe presenti sull’App Store. Il pulsante “Segnala un problema” è ora presente nelle pagine delle singole app e include un’opzione chiamata “Segnala una truffa o frode”. La novità è stata segnalata su Twitter da Richard Mazkevich e Kosta Eleftheriou.

Cosa si poteva fare prima?

Fino ad iOS 15 accedere a questa opzione era molto più complicato. L’utente che desiderava segnalare una truffa doveva scorrere fino in fondo alla scheda App o Giochi nell’App Store. Veniva quindi reindirizzato a un sito esterno ed effettuare di nuovo l’accesso. In seguito poteva scegliere tra quattro opzioni: “Segnala attività sospetta”, “Segnala un problema di qualità”, “Richiedi un rimborso” o “Trova il mio contenuto”. Il problema grosso è che nessuna di queste opzioni metteva a disposizione dell’utente un modo chiaro per segnalare una truffa. “Segnala attività sospetta”, per esempio, si limitava a reindirizzarlo al supporto clienti di Apple. L’opzione “Segnala un problema di qualità” poteva essere usata solo da chi aveva già effettuato il download dell’app in questione, rendendolo poco utile come strumento per segnalare preventivamente le condotte illecite.

Il controllo dell’App Store

La nuova opzione “Segnala una truffa o frode” rappresenta senz’altro un passo nella giusta direzione. Selezionandola, l’utente viene ancora reindirizzato a un sito esterno nel quale deve effettuare il log in, ma almeno ora c’è una sezione chiara in cui notificare a Apple la presenza di app truffaldine sullo store. Il negozio virtuale ne presenta una grande quantità e magari ora diventerà più semplice affrontare il problema, sia per gli utenti che per il team dell’azienda di Cupertino. Viene però spontaneo chiedersi se il personale riuscirà a stare dietro a tutte le segnalazioni. Come spiega The Verge, Apple può contare solo su 500 persone addette alla revisione delle applicazioni, un numero di gran lunga inferiore a quello dei team analoghi di Facebook (15.000) e Google (20.000).

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