Spadafora: “Sì a ripresa sport di contatto, manca ok di Speranza”

Il ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, con un post su Facebook ha annunciato di avere dato parere favorevole” per la ripresa degli sport di contatto e che “manca solo l’assenso del ministro Speranza: appena lo darà si potrà ricominciare”. “Mi avete scritto e fatto sentire con forza, dopo che il Consiglio dei ministri ha deciso lo slittamento dal 18 al 25 giugno per la ripresa degli sport di contatto”, le parole di Spadafora, “la voglia e la necessità di ricominciare a giocare nei centri sportivi di tutto il Paese, consentendo a migliaia di gestori e lavoratori di riprendere le loro attività. Per questo, prima dei termini previsti, ho incontrato in video conferenza il Presidente Bonaccini e i rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che hanno stilato le indicazioni per la ripresa immediata, che saranno approvate domani”. E aggiunge: “Già ieri ho anticipato il mio parere favorevole alla riapertura. Manca solo l’assenso del ministro Speranza: appena lo darà si potrà ricominciare”. Una bella notizia non solo per il praticatissimo calcetto, ma anche per beach volley e basket, tra gli altri, che erano rimasti a guardare il calcio ripartire. L’auspicio, quindi, è quello di potere tornare a giocare già da giovedì 25 giugno.

Non dappertutto riparte lo sport: a New York è stata cancellata la maratona

Intanto, dall’altra parte del mondo, la maratona di New York, la più grande al mondo, è stata cancellata a causa del Coronavirus. Era in programma a novembre e quest’anno sarebbe stata la sua cinquantesima edizione. La maratona attrae ogni anno circa 50 mila corridori, 10 mila volontari e un milione di fan lungo le strade della città. Appuntamento rinviato al 2021. Così come per la maratona di Berlino, in programma il 27 settembre. I due annunci sono stati dati uno dopo l’altro nel giro di pochi minuti. Gli organizzatori di entrambe le manifestazioni hanno cullato la speranza fino a quando hanno realisticamente potuto. Poi, di fronte all’evidenza, si sono arresi. Delle grandi maratone resistono così solo Londra (4 ottobre) e Chicago (11 ottobre), ma anch’esse a questo sembrano avere i giorni contati.

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