Ferrari, caos dopo la prima gara: terremoto in queste ore, tifosi senza parole

La situazione in casa Ferrari è già tesa: diversi i problemi respirati all’interno della ‘rossa’ e che riguardano le sfere dirigenziali

A pochi giorni dal GP d’Arabia Saudita, il secondo della stagione, il clima in casa Ferrari è tutt’altro che sereno. L’aria che si respira nella ‘rossa’ non lascia presagire nulla di buono, almeno stando a tutto ciò che è emerso nelle ultime ore sulla stampa nazionale. Il ‘cavallino rampante’ rischia di vivere un’altra stagione inferiore alle aspettative e i problemi interni sembrano in questo momento prendere il sopravvento.

Il ‘fuoco amico’ sembra preoccupare più dei problemi registrati in gara, tra le perplessità riguardanti il nuovo motore della SF-23, che ha abbandonato Leclerc in Bahrain, o ancora il degrado delle gomme. Sono emersi infatti parecchi mugugni che rendono l’ambiente interno già particolarmente teso.

Frederic Vasseur già insoddisfatto in Ferrari
Frederic Vasseur già insoddisfatto in Ferrari (LaPresse) Newsby.it

Ferrari, clima molto teso: Vasseur non è a suo agio a causa dei poteri ridotti che gli sono stati conferiti

Secondo quanto riferito dal ‘Corriere dello Sport’ il quadro non è dei migliori. Questo perché vi sarebbe già una profonda frattura in seno al reparto corse della Ferrari. In modo particolare, emerge il malumore del nuovo team principal Frederic Vasseur, arrivato poco più di due mesi fa al posto di Mattia Binotto. Il francese ex Sauber Alfa Romeo avrebbe già rotto con l’ad Benedetto Vigna.

Quest’ultimo esercita una sorta di ‘commissariamento’ sul 54enne francese, arrivato con compiti minori rispetto al suo predecessore. Una ‘politica’ che sarebbe voluta dallo stesso John Elkann. Una situazione che ha già spazientito Vasseur, costretto ad agire con una libertà di movimento decisamente inferiore rispetto ai suoi omologhi presenti nel paddock di Formula 1.

Il transalpino, ad esempio, già dopo il suo arrivo avrebbe chiesto la delega sugli sponsor. A riguardo però ha incassato il secco no di Vigna, che peraltro l’aveva già sottratta a Binotto due anni fa. Uguale il discorso per la delega alla comunicazione, con Thomas Hofmann, responsabile della stessa, che riferisce a Charlie Turner, capo comunicazione, e non al francese. Quest’ultimo ha così espresso il suo malessere già a Sakhir.

Questo perché in buona sostanza secondo lui la Ferrari non può essere gestita come un semplice ramo d’azienda ma deve avere maggiore spazio di manovra come avviene in tutti gli altri nove team presenti nel circus. Le lamentele di Vasseur dunque riguardano pure Lorenzo Giorgetti, nuovo Chief Racing Revenue Officer.

Il brodo che si sta cuocendo non è dei migliori e in uno scenario come questo si sta procedendo anche ad una rilettura dell’addio del capo degli ingegneri David Sanchez. L’Head of Concept Vehicle secondo le ultime ricostruzioni non sarebbe stato mandato via dalla Ferrari ma sia stato proprio lui a salutare. Un quadro già parecchio intricato. Leclerc e Sainz cosa penseranno di questa situazione?

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