Dossieraggio, Malagò: “Non so se possa scoppiare uno scandalo”

Malagò: “Certamente c’è tristezza nel constatare che ci sono dei protagonisti del mondo dello sport e del calcio coinvolti, ma non do giudizi”

Nel corso dell’evento “Milano Cortina 2026 un’opportunità di cambiamento. La parità di genere nel mondo dello sport italiano”, il presidente del CONI Giovanni Malagò ha commentato il caso dossieraggio e quanto avvenuto a Siena durante il ritiro della nazionale di scherma. “Non so se possa scoppiare uno scandalo. Certamente c’è tristezza nel constatare che ci sono dei protagonisti del mondo dello sport e del calcio coinvolti, ma non do certo giudizi. Sul caso scherma ho parlato con il presidente, mi è stato riferito con passaggi chirurgici l’accaduto, sapete quello che la procura di Siena ha voluto fare. Certo le accuse sono molto gravi, ma si entra nel campo delle interpretazioni”.

Caso Fontana, il presidente del CONI: “Non c’è da dispiacersi, né da rallegrarsi, non giudico i giudicanti”

Malagò ha poi parlato della vicenda legale nella quale è coinvolta Arianna Fontana, che ha accusato Tommaso Dotti e Andrea Cassinelli di aver provato a farla cadere intenzionalmente durante un allenamento. “Arianna ha fortissimamente voluto che il caso si riaprisse e mi sembra che qualcuno le abbia dato ragione. Aveva anche chiesto una sospensione di due mesi che non le è stata riconosciuta. Questa è la vita, punto. Non c’è da dispiacersi, né da rallegrarsi, altrimenti non se ne esce. Parlo da tre anni con lei, con la Federazione e con il CIO, non sto nella sua testa, non do giudizi sui giudicanti. In sintesi, non è che se vado al commissariato e ritengo di aver ragione, denunciando scatta una sentenza, anche se penso di aver ragione. So che si è allenata, ha fatto grandi sacrifici, so che è in gran forma, la prossima settimana si va a gareggiare. Riaprire il caso è un bene, ma non è possibile prendersela con una nazione se un giudice la vede in un modo diverso”.

Pari Opportunità, Malagò: “Sport è stato precursore con largo anticipo”

Malagò si è poi soffermato sulle pari opportunità. “Con largo anticipo lo sport è stato precursore di altri settori della società. Almeno il 30% di donne devono essere presenti all’interno dei board federali. Fra poco partiamo per Parigi, con 5250 uomini e 5250 donne. Ci sono delle discipline sportive che portano medaglie e di genere esclusivamente femminile come le farfalle e il nuoto sincronizzato. L’Italia si è adeguata, ho due vice presidenti donne, non so cosa altro fare. Se poi una delle due si vuole candidare e verrà eletta bene. Ecco perché penso che lo sport sia da esempio, anche perché le donne che ci accompagnano in questo viaggio, anche se è inelegante dire siano meglio degli uomini, un po’ lo penso”.

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