Salt Bae, bufera sul mago della carne: le accuse che arrivano sono gravissime

Salt Bae denunciato dagli ex dipendenti che lo accusano di aver rubato le mance e di utilizzare prodotti scadenti: “Ecco la verità”.

Sempre presente sui social dove mostra la sua vita da vero vip, Salt bae, vanta numerosi locali distribuiti in tre continenti. Ma non è tutto oro quello che luccica. I suoi dipendenti scoprono le carte.

Salt Bae le gravi accuse
Salt Bae denunciato da ex dipendenti – Newsby.it

Si tratta di un vero show quello messo in scena ogni giorno da Salt Bae, lo chef ammirato per le movenze mentre cucina e la sua tipica mossa per il “lancio” del sale sulle bistecche. E non dimentichiamoci della carne avvolta in fogli d’oro. Nei suoi ristoranti non si trova un posto libero se non dopo mesi di attesa eppure c’è qualcosa che non va, secondo i dipendenti.

Un lato oscuro si cela dietro ai riflettori che illuminano Salt Bae sempre a favore di camera. Bisogna riconoscere che l’imprenditore ha la capacità di avviare nuovi ristoranti in ogni parte del globo facendo affari d’oro. Abu Dhabi, Dubai, Los Angeles, Las Vegas, New York, Mykonos, sono solo alcuni dei luoghi in cui è presente uno dei locali del macellaio-chef turco.

La denuncia dei dipendenti sorprende tutti, ecco cosa dicono

Dopo tanto successo, una nota negativa riguardo Salt Bae, l’hanno diffusa gli ex dipendenti insieme agli ex manager. Sono loro a denunciare Nusret Gökçe, vero nome dello chef della carne, dicendo che i ristoranti non presentano un ambiente adatto secondo gli standard stabiliti per la ristorazione. In particolare, gli ex dipendenti affermano che non è tutto oro ciò che luccica e di lussuoso non c’è niente oltre all’ostentazione mostrata nei locali.

Salt Bae, è molto impegnato a seguire i ristoranti in ognuno dei tre continenti. Per riuscirci viaggia in continuazione e ad ogni visita scatta un selfie insieme agli ospiti presenti, così facendo incassa conti a quattro cifre. Per muoversi rapidamente da un Paese all’altro, utilizza jet privati che mostra nelle sue foto, oltre a fare selfie e scatti su motoscafi mostrando il polso adornato da orologi da migliaia di dollari di valore.

Salt Bae
Salt Bae, cause legali con i dipendenti – Newsby.it

A New York c’è la possibilità, per i clienti di Salt Bae, di gustare un Golden Burger al costo di 300 dollari. A Londra, il ristorante di Nusret Gökçe, ha ottenuto un incasso di oltre 9,2 milioni di dollari in soli tre mesi di attività. La ricchezza abbonda nella vita dello chef che non lo nasconde affatto. Basta guardare il suo profilo Instagram per rendersene conto.

Gli ex dipendenti del macellaio-imprenditore, descrivono una realtà differente da quella mostrata al pubblico. Ci sono ben sette cause legali in atto in due diversi luoghi, come viene scritto da Business Insider, che ha raccolto le testimonianze di nove ex dipendenti che hanno fatto parte del team di Salt Bae. Le persone che si sono esposte denunciando l’imprenditore, hanno lavorato in sei diversi locali ma tutti denunciano le stesse problematiche.

I dipendenti di Salt Bae e le pesanti accuse

“Un tiranno con l’ossessione per la ricchezza e l’eccesso”, sono queste le parole dette durante l’intervista. I dipendenti di Salt Bae hanno spiegato che dietro all’apparente simpatia dello show man si cela una realtà ben diversa e oscura. Le accuse riguardano furti di stipendio, uso della paura nei confronti delle donne, discriminazioni e violazioni delle norme del lavoro. Inoltre parlano di frequenti licenziamenti dei dipendenti e favoritismi.

Salt Bae le pesanti accuse
Salt Bae le pesanti accuse dei dipendenti (foto ANSA) – Newsby.it

L’avvocato di Nusret Gökçe, ha detto la sua durante l’intervista pubblicata da Insider. “Le accuse non sono altro che un rimaneggiamento di vecchie cause legali in cui le rivendicazioni sono state contestate e sono state da tempo risolte”. E aggiunge che “Sfortunatamente, i ristoranti di alto profilo e gli chef famosi sono spesso oggetto di affermazioni false. […]”.

L’avvocato di Nusret ha detto anche che lo chef ha oltre mille dipendenti sparsi nel mondo e afferma. “È un peccato che alcune vecchie cause legali e alcune osservazioni poco lusinghiere debbano oscurare l’enorme sforzo per mantenere una forza lavoro di ristorazione globale”.

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