Zaniolo è diventato papà: la ex Sara ha dato alla luce Tommaso

Nicolò Zaniolo è diventato papà. Sarah Scaperrotta, la ex fidanzata con cui i rapporti si sono interrotti da tempo e non senza polemiche, ha informato personalmente il ragazzo. Nonostante tutto, il giocatore ha voluto conoscere personalmente il figlio. Il piccolo si chiama Tommaso, come aveva anticipato la neo mamma pochi giorni fa.

Il club giallorosso, secondo quanto riporta il ‘Corriere dello Sport’, ha deciso così di concedere al suo tesserato una mattinata di riposo per motivi familiari. Nel pomeriggio tornerà comunque regolarmente a Trigoria per prendere parte all’allenamento agli ordini del tecnico Josè Mourinho.

L’amarezza della ex di Nicolò Zaniolo

Al momento non sono ancora arrivate conferme social sul lieto evento, ma non è escluso possano arrivare nelle prossime ore. Solo pochi giorni fa ha voluto rendere note le sensazioni vissute in questi mesi, un periodo magico per ogni futura mamma. E invece lei si è ritrovata completamente sola.

“È quasi arrivato il momento – ha scritto lei sul suo profilo Instagram -. Sono giunta al termine del mio percorso di gravidanza, consapevole che questo sarà solo il principio di quello che sarà il viaggio più bello, emozionante, serio ed impegnativo della mia vita. Non ho mai parlato della mia vita privata, perché come tale ho sempre cercato di proteggere me e il mio bambino. Con questa consapevolezza dopo mesi di silenzio ho scelto di chiarire alcune cose. È forte il mio desiderio di far nascere mio figlio nel clima più sereno possibile, senza lasciare nulla in sospeso”.

Nel suo messaggio l’amarezza per la situazione che si è venuta a creare appare evidente: “Tommaso è frutto dell’amore di due persone, voluto, cercato, desiderato. La scoperta del suo arrivo è stata celebrata in un clima di gioia condivisa. Poi qualcosa è cambiato e mi sono trovata di colpo a percorrere questo cammino verso la genitorialità da sola, senza supporto di alcuna natura. La paura che all’inizio ho provato per via dell’assenza di una figura paterna per il bambino e di un complice con il quale intraprendere questo percorso. Presto si è trasformata in un forte dispiacere, anche per le modalità che mi sono state riservate. Nicolò si stava perdendo tutte le emozioni, le scoperte, quel misto di gioia e di spavento, che caratterizzano tutto il periodo della gravidanza. Per questi motivi ho tentato a più riprese di coinvolgerlo senza avere successo, ogni mio tentativo di contatto è stato vano, bloccando persino i canali social e whatsapp. Io mi sono trovata dinnanzi un forte muro comunicativo ed emotivo”.

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