Marte, il rover Perseverance si prepara a raggiungere il pianeta

Nella serata di oggi, giovedì 18 febbraio, la comunità scientifica seguirà con il fiato sospeso la discesa verso il suolo di Marte del rover Perseverance della Nasa. La procedura, il cui inizio è previsto per le 21:55, durerà circa 10 minuti. In questo breve intervallo di tempo si giocherà il futuro del rover e di Ingenuity, il drone-elicottero che lo “accompagna”. Finora, infatti, solo il 40% dei veicoli spaziali che hanno tentato l’atterraggio su Marte è riuscito a raggiungere l’obiettivo. Se tutto andrà per il verso giusto, Perseverance potrà raggiungere il cratere Jazero, il bacino di un antichissimo lago, e cercare delle eventuali tracce di vita passata.
Per l’occasione, l’Unione Astrofili Italiani (Uai) ha organizzato le Mars Night, delle serate dedicate all’osservazione di Marte, con conferenze e osservazioni guidate del pianeta rosso.

L’esplorazione del cratere Jazero

Perseverance è il rover più ambizioso tra i robot della Nasa, il cui obiettivo scientifico è scoprire se su Marte ci sia mai stata vita”. A dirlo è stato Thomas Zurbuchen, il capo del Direttorato delle Missioni scientifiche della Nasa.
Il cratere Jazero, il sito marziano in cui Perseverance porterà avanti la sua missione, si è formato miliardi di anni fa, forse in seguito all’impatto di un asteroide. Successivamente si è riempito d’acqua ed è diventato un lago profondo circa 500 metri. I cambiamenti del clima di Marte l’hanno però reso arido.

I rover della Nasa che hanno raggiunto Marte

Prima di Perseverance, altri quattro rover della Nasa hanno solcato il suolo marziano. Il primo, nel 1997, è stato Sojourner: in seguito al suo arrivo, con la missione Mars Pathfinder, il veicolo ha funzionato per meno di tre mesi. Nel 2004 sono giunti sul pianeta i rover gemelli Spirit e Opportunity. Il primo ha cessato di funzionare nel 2011 e il secondo nel 2019. Curiosity, arrivato sul suolo marziano nel 2012, è invece ancora attivo.

La missione Mars 2020

La missione Mars 2020 è stata lanciata il 30 giugno 2020, alcuni giorni dopo Hope, degli Emirati Arabi Uniti, e Tianwen-1, della Cina. Nell’arco degli ultimi sette mesi ha percorso quasi 3,9 milioni di chilometri. Nonostante l’arrivo “tardivo” rispetto alle rivali, la sonda sarà comunque la prima a rilasciare un rover sul suolo marziano (Tianwen-1 lo farà solo a maggio). Se non ci saranno intoppi, Perseverance setaccerà per due anni il pianeta rosso, raccogliendo dei campioni da riportare sulla Terra. La missione Mars 2020 segna infatti l’avvio del programma Mars Sample Return (Msr), di Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa) e al quale l’industria italiana contribuisce con il gruppo Leonardo. I campioni raccolti da Perseverance saranno inseriti in contenitori e depositati in luoghi precisi; il recupero è affidato alla missione prevista nel 2026 e nel 2031 un’altra missione dovrà portarli a Terra.

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