Coralli, ecco come la curcumina può salvarli dallo sbiancamento

L’Istituto Italiano di Tecnologia – IIT e l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, in collaborazione con l’Acquario di Genova hanno recentemente pubblicato su ACS Applied Materials and Interfaces lo studio Biodegradable Zein-Based Biocomposite Films for Underwater Delivery of Curcumin Reduce Thermal Stress Effects in Coralsnel quale è stata dimostrata l’efficacia della curcumina, una sostanza antiossidante naturale estratta dalla curcuma, nel ridurre lo sbiancamento dei coralli, fenomeno causato in gran parte dal riscaldamento globale.

I due partner coinvolti hanno sviluppato un biomateriale biodegradabile per somministrare la molecola senza provocare danni all’ambiente marino circostante e i test che sono stati eseguiti all’Acquario di Genova hanno dimostrato un’efficacia significativa nel prevenire lo sbiancamento dei coralli.

Che cos’è lo sbiancamento dei coralli

Lo sbiancamento dei coralli è un fenomeno che può determinare la morte di questi organismi con conseguenze devastanti per le barriere coralline, fondamentali per l’economia globale, la protezione delle coste dai disastri naturali e la biodiversità marina.

Corallo
Foto | Unsplash @FrancescoUngaro – Newsby.it

A causa del cambiamento climatico le temperature dei mari e oceani sono in continuo aumento: questo interrompe il rapporto fraterno di questi due organismi e quando ciò accade il corallo, ormai bianco per la perdita delle alghe, rischia letteralmente di morire di fame.

Questa condizione ha colpito la maggior parte delle barriere coralline più importanti del mondo, inclusa la Grande Barriera Corallina in Australia e a oggi non ci sono interventi di mitigazione efficaci che possano prevenire lo sbiancamento dei coralli senza mettere in pericolo l’integrità dei loro habitat e la biodiversità presente al suo interno.

La curcumina può bloccare lo sbiancamento

I ricercatori e le ricercatrici dell’Istituto Italiano di Tecnologia e dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, in collaborazione con l’Acquario di Genova, hanno dimostrato l’efficacia di una molecola naturale, la curcumina, nel bloccare lo sbiancamento dei coralli provocato dai cambiamenti climatici.

Curcuma
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Nel processo la curcumina viene somministrata in maniera controllata sul corallo applicando un biomateriale a base di zeina – una proteina derivata dal mais – che è stato sviluppato dagli stessi partner per essere sicuro per l’ambiente.

In tutti i test, svolti nell’Acquario di Genova, si sono simulate le condizioni di surriscaldamento dei mari tropicali alzano la temperatura dell’acqua fino a 33°C e tutti i coralli non trattati sono stati colpiti dal fenomeno dello sbiancamento come succederebbe in natura, mentre tutti gli esemplari trattati con la curcumina non hanno mostrato segni di tale fenomeno.

“Questa tecnologia è oggetto di una domanda di brevetto depositata e i prossimi passi si focalizzarenna sull’appliczione in natura e su larga scala” afferma Marco Contardi di IIT e Milano-Bicocca.

“L’utilizzo dei nuovi materiali biodegradabili e biocompatibili capaci di rilasciare sostanze naturali in grado di ridurre lo sbiancamento dei coralli rappresenta una novità assoluta”, aggiunge Simone Montano della Bicocca, co-autore dello studio: “Credo fortemente che questo approccio innovativo rappresenterà una trasformazione significativa nello sviluppo di strategie per il recupero degli ecosistemi marini”.

Questi grandi risultati rendono questo metodo efficace nel ridurre la suscettibilità dei coralli allo stress termico. Per questo studio in particolare è stata utilizzata una specie di corallo – la Stylophora pistillata – tipica dell’Oceano Indiano tropicale e inserita nella Lista rossa IUCN – Unione Internazionale per la Conservazione della Natura – tra le specie minacciate dal rischio di estinzione.

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