Vaccino Pfizer-BioNTech, via libera negli Usa: è il quinto Paese al mondo

Anche negli Usa sarà possibile somministrare il vaccino anti-Covid sviluppato dalla casa farmaceutica Pfizer in collaborazione con BioNTech. A dare l’autorizzazione è la FDA (Food and Drug Administration, autorità che regolamenta cibi e medicinali in territorio statunitense). Gli Usa sono il quinto Paese al mondo ad aver approvato il vaccino Pfizer-BioNTech, dopo Regno Unito, Bahrein, Canada e Messico. L’approvazione da parte delle autorità messicane hanno anticipato di poche ore quella della FDA negli Usa.

Trump: “Iniziamo a vaccinare tra meno di 24 ore”

Le ore che hanno preceduto l’approvazione non sono state affatto semplici. Secondo quanto riportato dal Washington Post, infatti, il presidente uscente Donald Trump sarebbe arrivato a minacciare il licenziamento del numero uno della stessa FDA, Stephen Hahn, se l’autorizzazione all’uso del vaccino non fosse arrivata prima di venerdì. L’accordo tra Pfizer e amministrazione Usa prevede la fornitura di 100 milioni di dosi entro il mese di marzo. La somministrazione del vaccino sarà gratuita.

In un video pubblicato su Twitter, Donald Trump ha promesso che le prime dosi del vaccino anti-Covid saranno somministrate “tra meno di 24 ore”.

“Abbiamo già iniziato a inviare il vaccino a tutti gli Stati – ha detto il presidente uscente -. La pandemia potrebbe essere iniziata in Cina, ma la faremo finire qui negli Stati Uniti”. Il tycoon ha anche ringraziato le case farmaceutiche coinvolte e i ricercatori americani, che “hanno compiuto un miracolo nello sviluppare un vaccino sicuro ed efficace in meno di nove mesi”.

Usa, triste record di contagi nelle ultime 24 ore

L’approvazione del vaccino non placa, a dire il vero, la preoccupazione per l’escalation di contagi nel Paese a stelle e strisce. Soltanto nella giornata di veenrdì le autorità hanno registrato 231.775 nuovi casi di Covid-19, come riportato dalla Cnn che cita fonti della Johns Hopkins University e del Covid Tracking Project.

In aumento anche il dato che riguarda i ricoveri e quello dei decessi: questi ultimi sono 3.309, il massimo raggiunto dall’inizio della pandemia.
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