I 4 tipi di fascite: cause, sintomi e cura

La fascite è un’infiammazione molto fastidiosa che può essere curata ma bisogna capire di che tipo di problematica si parla.

Esistono infatti tipologie differenti di fascite e quindi conseguenze variabili da soggetto a soggetto. In generale è una condizione dolorosa che riguarda un fascio che si accresce in modo anomalo e quindi genera il dolore.

Spesso si verifica nel piede, ma non solo. La struttura del tessuto connettivo si deforma e quindi i muscoli perdono il sostegno naturale.

Che cos’è la fascite plantare e come si cura

La fascite può subentrare per una serie di condizioni differenti che fanno dalla lacerazione, causa molto comune ad esempio per il piede, all’accorciamento dei muscoli come nel caso del polpaccio. Quindi può derivare da una caduta, dall’uso improprio dei muscoli nel caso di alcuni lavori, in attività sportive non eseguire correttamente. Si distinguono: fascite plantare, eosinofila, necrotizzante e monocitica.

fascite ai piedi
Fascite ai piedi, che cos’è e quali sono i tipi (newsby.it)

Quella plantare riguarda il piede ed è causata anche dall’uso di scarpe scorrette, stile di vita sedentario, piedi piatti, tacchi alti, allenamenti sbagliati e sovrappeso. Quella eosinofila invece non ha una causa precisa ma porta improvvisamente a queste forti infiammazioni che si possono determinare in qualunque parte del corpo. La fascite necrotizzante viene causata da infezioni e porta alla morte del tessuto stesso che va, appunto, in necrosi ed è molto pericolosa. Quella monocitica è legata invece a una malattia autoinfiammatoria rara chiamata TRAPS con una febbre periodica e continuativa ma comunque più rara.

Tra i sintomi generali che accomunano tutte ci sono dolore intenso, pungente, impossibilità a muovere l’arto, gonfiore e senso di indurimento. Nei casi più complessi infatti viene proprio bloccato il movimento. Possono subentrare anche sintomi non attinenti come vomito, diarrea, vesciche. In alcuni casi, come quella necrotica, si può arrivare anche alla morte.

La diagnosi viene fatta dal medico con una risonanza magnetica per capire se ci sono lacerazioni o altri problemi, possono anche essere richieste altre analisi. La fascite plantare ha trattamenti diversi che vanno dai farmaci, al riposo, ai massaggi. In casi più importanti si può ricorrere a trattamenti come la terapia ad impulsi o addirittura lal chirugia.

Non si tratta di una condizione rara o insolita, quella di tipo comune infatti può sorgere con una certa frequenza per questo bisogna porre attenzione quando si fa sport e in particolare quando si sollevano i pesi o si fanno esercizi in palestra, adottare sempre delle scarpe corrette e adeguate alle proprie esigenze e al proprio piede, evitando di portare sempre tacchi alti, fare attenzione all’eccessiva sedentarietà passeggiando almeno 40 minuti al giorno. Tutte piccole regole di vita quotidiana che evitano un problema molto fastidioso.

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