Giornata di raccolta del farmaco, cos’è e come partecipare

Dal 7 al 13 febbraio torna la Giornata di raccolta del farmaco, iniziativa della Fondazione Banco Farmaceutico Onlus. Nelle farmacie che aderiscono alla raccolta sarà infatti possibile donare uno o più medicinali da banco per i bisognosi. I farmaci raccolti saranno poi consegnati a 1.800 realtà assistenziali che si prendono cura di circa 400.000 persone in condizione di povertà sanitaria, offrendo gratuitamente cure e medicine.
Nel 2022 sono state raccolte 479.470 confezioni, pari a poco meno di quattro milioni di euro.

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Foto | Unsplash @ Arpad Czapp

Come si partecipa

All’iniziativa, che dura una settimana, partecipano oltre 5.200 farmacie in tutta Italia. Durante il periodo in cui l’iniziativa è attiva i cittadini possono donare un farmaco al termine dei propri acquisti o recarsi apposta in uno degli esercizi che aderiscono all’iniziativa, lasciandosi consigliare dai farmacisti su quali medicinali donare.
Le farmacie che sposano la causa sono riconoscibili anche dalla locandina dell’iniziativa esposta fuori dal locale.
La raccolta è possibile grazie al sostegno di oltre 18.000 farmacisti e da più di 22.000 volontari.

Quali farmaci donare

Secondo quanto riferito dal Banco Farmaceutico, il fabbisogno delle realtà assistenziali a cui si rivolge l’iniziativa supera il milione di confezioni di medicinali. Servono soprattutto, analgesici e antipiretici, antiinfiammatori per uso orale, preparati per la tosse, farmaci per dolori articolari e muscolari, antimicrobici intestinali e antisettici.

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Immagine | Pexels @ Karolina Grabowska

Federfarma: “Responsabilità sociale è nel Dna della farmacia”

Per il presidente di Federfarma, Marco Cossolo, si tratta di “un’iniziativa importante per dare un aiuto concreto a chi ne ha bisogno” perché “la responsabilità sociale è nel Dna della farmacia e questo si traduce anche nell’attenzione e nella sensibilità alle disuguaglianze sanitarie“.
Secondo Cossolo i farmacisti, quotidianamente a contatto con i cittadini, “percepiscono un aumento del disagio economico e della povertà sanitaria, a causa di situazioni contingenti come l’emergenza pandemica e l’inasprimento della crisi internazionale, con il conseguente aumento del caro-vita“. Il presidente di Federfarma ha poi sottolineato che “la fiducia che i cittadini ci accordano ogni giorno è testimonianza del nostro impegno quotidiano, come professionisti della salute, nei confronti della comunità e dei più fragili“.
Per Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico Onlus, “donare un farmaco a chi non può permetterselo è un modo per esprimere, attraverso un semplice gesto, il meglio della nostra umanità e per dare un segnale di speranza“. Una cosa “di cui la nostra società, scossa prima dal Covid e ora dalla guerra alle porte dell’Europa, sente forte il bisogno”, ha concluso.

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