Perché una nuova ondata di Covid sta colpendo l’Est Europa

Il numero di infezioni da coronavirus registrate finora nell’Europa orientale ha superato i 20 milioni, secondo quanto riporta Reuters. La zona orientale del continente è alle prese con il suo peggior focolaio dall’inizio della pandemia e la campagna vaccinale è in ritardo.

I Paesi in questa zona hanno i tassi di vaccinazione più bassi d’Europa, con meno della metà della popolazione che ha ricevuto una singola dose.

Le nuove infezioni nella regione sono aumentate costantemente e ora sono in media oltre 83.700 nuovi casi al giorno, il livello più alto dal novembre dello scorso anno, secondo i dati Reuters. Sebbene ci viva solo il 4% della popolazione mondiale, l’Europa orientale rappresenta circa il 20% di tutti i nuovi casi segnalati a livello globale.

Scetticismo e pochi vaccini

Con l’intensificarsi dell’ondata di infezioni, molte persone nell’Europa orientale sono combattute tra la sfida e il rimpianto per non essere state vaccinate. Un sondaggio della Commissione europea, l’Eurobarometro, ha mostrato che almeno una persona su tre nella maggior parte dei Paesi dell’Est dell’Unione europea non si fida del sistema sanitario, rispetto a una media del blocco del 18%.

L’Ungheria è in cima ai tassi di vaccinazione della regione con il 62% della sua popolazione che ha ricevuto almeno un’iniezione, mentre l’Ucraina ha somministrato una singola dose solo al 19% dei suoi residenti, secondo Our World in Data.

Centinaia di persone hanno protestato a Sofia, capitale della Bulgaria, contro i certificati obbligatori entrati in vigore giovedì, che permettono l’accesso a molti spazi pubblici interni soltanto a coloro che sono stati vaccinati.

In Russia è record di contagi

Più del 40% di tutti i nuovi casi segnalati nell’Europa orientale si sono verificati in Russia, con 120 persone risultate positive ogni cinque minuti, secondo un’analisi di Reuters. Il sistema sanitario del Paese sta operando sotto grande pressione, ha detto mercoledì il ministro della Sanità Murashko. La nazione venerdì ha registrato un numero record di morti per Covid-19 per il quarto giorno consecutivo. Solo il 36% dei russi finora è stato vaccinato con la prima dose.

Mosca, la città più popolosa del Paese, la prossima settimana chiuderà tutte le attività commerciali, ad eccezione dei negozi essenziali, per arginare i contagi.

Covid, in Est Europa tassi di vaccinazione tra i più bassi del continente

La Slovacchia ha riportato 3.480 nuovi casi di Covid-19 il 19 ottobre, il più alto conteggio giornaliero da marzo, secondo i dati del Ministero della salute locale. Il Paese ha uno dei tassi di vaccinazione più bassi dell’UE. Poco più della metà della popolazione adulta di 5,5 milioni è completamente vaccinata. Ciò ha contribuito a un aumento più rapido delle infezioni rispetto ad alcuni Paesi vicini.

La Lettonia, dopo il successo iniziale, visto il numero di contagi in aumento, è stato il primo Paese a tornare in lockdown.

In Romania gli ospedali sono al limite, con letti di emergenza completamente occupati in tutto il territorio nazionale. Martedì il Paese ha registrato un numero record di decessi e contagi giornalieri. Il coronavirus ha ucciso in media una persona ogni cinque minuti questo mese in un Paese in cui il tasso di vaccinazione è basso.

L’Ucraina ha registrato un record giornaliero di nuove infezioni da coronavirus e decessi correlati per il secondo giorno consecutivo venerdì. Ha inoltre prorogato uno stato di emergenza che consente alle autorità di imporre limiti fino alla fine dell’anno per contenere i contagi.

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