Lombardia e vaccini, Fontana: “Noi primi in Italia, quinti al mondo”

La Lombardia, nel contrasto al Coronavirus e nell’avanzamento delle somministrazioni di vaccino, sta particolarmente bene. Lo ha sottolineato senza giri di parole il presidente della Regione, Attilio Fontana, facendo il punto della situazione sulla campagna vaccinale in un punto stampa.

Fontana e i dati del vaccino in Lombardia

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La Lombardia, con 12 milioni di dosi somministrate, è al primo posto tra le Regioni italiane e al quinto posto a livello mondiale. Si trova alle spalle solamente di Israele, Gran Bretagna, Danimarca e Belgio. Un dato che ci inorgoglisce“, ha dichiarato Fontana. Che però invita la popolazione alla prudenza: “Non possiamo permetterci di accettare comportamenti che rischiano di farci perdere terreno sul percorso fatto fino ad oggi. Comportamenti che possano portare a nuove misure restrittive“.

Dobbiamo fare in modo che tutti i cittadini a maggiore rischio della Lombardia vengano a tutti i costi convinti dell’opportunità e necessità della vaccinazione – ha tuonato Fontana –. Stiamo cercando di andare a recuperare porta a porta gli over 60enni non vaccinati. Operazione che sta dando risultati positivi“.

Perché la Regione resta in zona bianca

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Tanto più che, nella Regione, i dati sul contagio continuano ad essere buoni. “La Lombardia, anche oggi, nel monitoraggio settimanale della Cabina di Iss e Ministero della Salute, continua a rimanere in zona bianca – ha spiegato Fontana –. Abbiamo meno di 50 casi per 100 mila abitanti e le percentuali di occupazione dei posti letto in area medica pari al 3% e in terapia intensiva al 2%. Sono dati ben al di sotto delle rispettive soglie del 15% e 10%, previste dai nuovi parametri per il passaggio a una zona con più restrizioni“.

Nonostante la variante Delta del virus ormai sia predominante nella nostra Regione, ad un aumento dei casi positivi non corrisponde un analogo incremento dei ricoveri in ospedale. Questo vale sia in area medica che in terapia intensiva. I pochi che purtroppo finiscono in ospedale non sono stati vaccinati o non avevano completato il ciclo vaccinale“, ha concluso il presidente della Lombardia.

Bertolaso e l’ultimo giorno di campagna vaccinale in Lombardia

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Grande ottimismo è stato espresso anche dal coordinatore per la campagna vaccinale in Lombardia, Guido Bertolaso, nel corso del punto stampa organizzato in Regione per fare il punto della situazione sull’andamento della campagna. “Credo che il 13 settembre la campagna di vaccinazione massiva si possa considerare conclusa. Speriamo di poter inoculare l’ultima prima dose di vaccino all’ultimo cittadino lombardo che ha deciso di vaccinarsi. Lo possiamo fare“.

Tanto più che le dosi a disposizione della Lombardia attualmente abbondano. “Oggi, al contrario di ieri, non abbiamo problemi di disponibilità di vaccini – ha aggiunto Bertolaso –. Al 31 agosto avremo fatto 13,4 milioni di somministrazioni totali. Avremo una copertura vaccinale con due dosi del 74% e con una dose dell’80%. Abbiamo già 400 mila prenotazioni per il mese di agosto e 350 mila dosi disponibili entro fine mese e siamo sicuri di poter assegnarle“.

I dati (molto rincuoranti) sulla variante Delta

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C’è poi un altro dato che induce all’ottimismo. “In Lombardia – ha spiegato Bertolaso – solo l’8% delle persone, pari a 123 cittadini, si sono presi il virus con la variante Delta nonostante la doppia dose di vaccino. Quello che è interessante è che di questi nessuno ha perso la vita e nessuno è finito in terapia intensiva. E solamente 9 sono stati ricoverati in ospedale. Questi sono fatti. Questo è il punto su cui bisogna sempre insistere“.

Non manca un ultimo appello ai cittadini della Lombardia. “Il vaccino è fondamentale. Non tanto per eliminare l’epidemia di Coronavirus, non tanto per impedire di prendere il Coronavirus. Ma soprattutto per mitigare al massimo gli effetti dell’infezione“, ha concluso Bertolaso.

Letizia Moratti e un pensiero alle scuole della Lombardia

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Infine la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti. Che si è soffermata in particolare sul futuro prossimo del mondo dell’istruzione: “Vogliamo mettere in sicurezza la ripresa autunnale. In particolare quella delle scuole, dove la didattica a distanza ha mostrato limiti e ha creato problemi. Rileviamo il 65% di adesione per i ragazzi nella fascia 12-19 anni. Ci stiamo attrezzando con ulteriori misure per una ripresa scolastica in sicurezza, anche con i tamponi“.

Un’attenzione particolare – ha puntualizzato Letizia Moratti – è rivolta “agli insegnanti e al personale della scuola, compresi gli operatori delle mense e gli autisti degli scuolabus, per creare un ambiente quanto più possibile Covid free“. “Su 333.000 persone occupate nella scuola, risulta già vaccinato l’82%. Un dato comunque al di sopra della media nazionale“, ha concluso la vicepresidente della Lombardia.

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