Speranza si ‘difende’ in Senato
dalla mozione di sfiducia

È il giorno della discussione della mozione individuale di sfiducia nei confronti di Roberto Speranza. Nell’aula di Palazzo Madama il ministro della Salute risponde alle contestazioni mossegli dai senatori Ciriani, Paragone e Crucioli. “Le mozioni indicano che il piano pandemico non è stato aggiornato: fanno riferimento a un lungo periodo in cui ci sono stati sette governi. Tutti i gruppi hanno sostenuto alcuni di questi governi ed è troppo facile oggi far finta di non vedere”, afferma Speranza. “Ho fiducia nel lavoro della magistratura e credo che chiunque abbia avuto responsabilità debba essere pronto a rendere conto delle proprie azioni. Adesso il piano pandemico antiinfluenzale c’è. Quello che non è stato fatto in anni è stato realizzato nel mio mandato.

Speranza: “Pronto a rendere conto delle azioni”

Roberto Speranza fa poi un excursus su quello che è successo in Italia, che si stava apprestando a vivere i difficilissimi momenti del Covid. A partire dal gennaio 2020. E dichiara: “Credo fermamente che chiunque, nessuno escluso, chiunque abbia avuto responsabilità in questi mesi così difficili, dai vertici dell’OMS fino al sindaco del più piccolo comune, debba essere pronto a rendere conto delle proprie azioni. Questa è la forza e la bellezza di una grande democrazia come la nostra”. Sulle responsabilità politiche, ha aggiunto: “Non sono io a dovermi difendere. Come dicevo ho giurato al Quirinale il 5 settembre del 2019 e posso dire, a testa alta, che adesso il piano pandemico antinfluenzale aggiornato c’è, approvato all’unanimità in conferenza Stato-Regioni. Quello approvato è un documento importante anche e soprattutto per l’impostazione fortemente operativa e la chiara definizione di compiti, ruoli e responsabilità”.

“Il nemico è il virus. Bisogna essere uniti: basta scontro politico”

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“Nessuno dovrebbe mai dimenticare che il nemico è il virus e che dovremmo essere più uniti che mai nel combatterlo, evitando di cadere nella tentazione di utilizzare la lotta alla pandemia per ragioni strumentali”. Così poi il Ministro della Salute, Roberto Speranza, al Senato. “È con amarezza che vedo prevalere invece lo scontro politico, spesso anche alimentando un linguaggio di odio che non può mai essere accettato. Si afferma il tentativo di sfruttare l’angoscia degli italiani per miopi interessi di parte: è sbagliato, perché produce danni enormi, non a me o al governo, ma al Paese che deve restare unito in un passaggio delicato”.

Speranza, “‘Unità, unità, unità”. E cita il papa

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Il Paese deve restare unito in un passaggio così delicato. Questo ci ha chiesto il Presidente Mattarella quando ha proposto a tutti noi di sostenere il nuovo governo Draghi. Questo ho sempre ribadito in ogni mio intervento in Parlamento e questa rimarrà sempre la mia linea: unità, unità, unità!.

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“Ricordo le parole di papa Francesco: peggio di questa crisi c’è solo sprecarla. E noi non dobbiamo sprecarla. Con le risorse del Next gen Eu abbiamo la possibilità di mettere insieme riforme e investimenti”.

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