Salvini: “Su AstraZeneca chiedo cautela, armi? Italia è già restrittiva”

Matteo Salvini parla a tutto tondo durante un punto stampa. E tra i temi caldissimi di vaccinazione, AstraZeneca e mascherine, non manca un riferimento ai fatti di Ardea. E una controreplica a Enrico Letta, che aveva chiesto di rivedere le norme sul possesso delle armi punzecchiando proprio la Lega.

Salvini: il punto su tasse, vaccini e mascherine

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Noi ci stiamo occupando di italiani. Lascio a voi i sondaggi – glissa subito Salvini a proposito dell’indice di gradimento sulla Lega –. Noi ci stiamo occupando di bloccare per tutta l’estate le cartelle esattoriali. Ci sono 160 milioni di cartelle esattoriali che riguardano 18 milioni di cittadini italiani. Contiamo di ottenere il rinvio almeno fino a settembre, per passare poi a rateizzazione e rottamazione“.

Ci stiamo occupando anche di mascherine – aggiunge Salvini –. In Belgio e Israele cessa l’obbligo di indossarle. Abbiamo ottenuto aperture e sblocco del coprifuoco, il prossimo obiettivo è liberare gli italiani, almeno all’aperto, dal vincolo della mascherina. Nome per il sindaco di Milano? Contiamo di chiudere in settimana. Vaccino? Quando lo farò sarete i primi a saperlo. AstraZeneca? Ho chiesto cautela per i bimbi e i ragazzi. La stessa che stanno usando altri Paesi, come la Germania. Vaccinare a tappeto i tredicenni senza le garanzie del caso mi sembra un errore“.

Su Ardea: “Problema è psichiatrico, Letta ne spara una al giorno”

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Salvini però si sofferma in maniera particolare sul nodo delle armi, dopo che il segretario del Pd Letta lo aveva sferzato sulla questione. “Letta dopo Ardea chiede riflessione su possesso delle armi? L’episodio ci porta a pregare e a ragionare sulle malattie psichiatriche in Italia. Perché la chiusura delle strutture che curavano queste persone è stata un disastro. E questa sofferenza ora è a carico solo delle famiglie“, afferma il segretario della Lega.

C’è poi la bordata nei confronti dello stesso Letta. “Ne spara una al giorno, mi è difficile inseguire le sue esternazioni – tuona Salvini –. Riaprire i manicomi? No, no, bisogna dare una mano alle migliaia di famiglie che quotidianamente convivono e lottano con una malattia psichiatrica. Lo Stato ha abbandonato le famiglie, dovrebbero esserci strutture di ricovero. La tragedia di Ardea deve far pensare a questo. Per quello che riguarda le armi, l’Italia è uno dei Paesi più restrittivi. Anche in questo caso, Letta non l’ha azzeccata“.

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