Salvini: “No a chiusura scuole, potenziare il trasporto pubblico”

[scJWP IdVideo=”SpMES0PF-Waf8YzTy”]

Bisogna aumentare la frequenza e la presenza dei trasporti pubblici, lo dicono anche i Governatori e i sindaci di centrosinistra. È chiaro che se limiti le cene, i matrimoni, i battesimi e le presenze in casa, non puoi permettere che ci siano autobus e treni che in orario scolastico abbiano persone, una sulle spalle dell’altro. Sono contro la chiusura delle scuole. Servono dei soldi per migliorare il trasporto pubblico“. A dirlo il leader della Lega, Matteo Salvini, a margine della manifestazione ‘Basta aggressioni agli uomini in divisa’ a Roma.

Salvini: “La chiusura delle scuole deve essere l’ultima opzione”

La richiesta di aumentate la presenza e la frequenza del trasporto pubblico locale arriva da tutta Italia e da tutti i colori politici. Chiediamo il sostegno del ministero dei Trasporti“, ha aggiunto Salvini. “Il problema non è la classe, ma il modo in cui gli studenti ci arrivano. La chiusura della scuola deve essere l’ultimissima opzione. Prima di rimandare bambini e insegnanti a casa bisogna provarle tutte“. Parlando della difficoltà delle forze dell’ordine a controllare la situazione sui mezzi pubblici, Salvini non perde occasione di lanciare una frecciatina a Conte. “Se qualche ministro pensa di mandare la polizia al quinto piano a verificare se sono in otto in casa, è chiaro che non basteranno neanche milioni di agenti per tenere tutto sotto controllo. Controlliamo le situazioni più a rischio e lasciamo che ognuno in casa sua faccia quello che crede“.

“Candidato del centro destra a Roma? Ci stiamo lavorando”

[scJWP IdVideo=”PNLCaRvV-Waf8YzTy”]

Salvini ha poi risposto a una domanda sulle future elezioni a Roma. “Candidato del centrodestra per Roma? Non ancora, ci incontriamo domani. Io sto già lavorando alla squadra. Onestamente trovare il nome per Roma o per Milano per me non è la priorità, prima viene la squadra. A Roma non basta un sindaco, serve una squadra di 100 persone con le palle. Magari bastasse il nome, qua servono i nomi. Temere Calenda o Raggi? Ho l’ambizione di offrire ai romani una possibilità di cambiamento che prescinde da quello che faranno Pd o M5s, possono candidare chi vogliono, noi dobbiamo guardare in casa nostra“, ha concluso Salvini.

 

 

Impostazioni privacy