Salvini attacca Azzolina: “Scuola senza certezze, si cambi ministro”

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Autentico tour de force per Matteo Salvini, che in giornata ha partecipato a diverse manifestazioni organizzate a Roma. Una di queste era un flash mob sotto al ministero dell’Istruzione, dove il leader della Lega ha nuovamente attaccato il governo e la ministra Azzolina: “Non c’è certezza per studenti, presidi, insegnanti, per i sindaci su come e quando si ripartirà. Non ce ne sono su chi mette la mascherina, dove si mette il plexiglas. In più le ore diventano di 45 minuti, si va a scuola il sabato nei parchi e nei musei. Ma non si sa chi paga, chi sanifica, quanti alunni ci sono per classe. Un disastro“.

Dalla scuola al calcio: il Salvini-pensiero

Salvini poi ha rincarato la dose: “Un governo che mette la scuola in fondo a tutto non fa il bene del Paese. Noi cosa faremmo? Copieremmo da tutta Europa, dove i bambini sono in classe senza distanze, senza plexiglas e mascherine. Mi rifiuto di mettere mia figlia in una classe isolata, buia, chiusa, senza insegnanti e tutele. Mi risulta che il ministro sia inviso anche a buona parte della maggioranza, lo cambiassero. In Francia e Germania hanno avuto contagi? Benissimo, ad ogni allarme si interviene“.

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Salvini è poi intervenuto anche sul tema del campionato di calcio, e su altri di stringente attualità: “Non è possibile che il governo si sia impegnato per riaprire il campionato di calcio. E, a proposito, apro una piccola parentesi. Perché secondo me a questo punto si potrebbe anche riportare la gente negli stadi, in misura minore, a distanza. Però il campionato di serie A sì e le scuole materne ed elementari no. Io sono preoccupato del futuro dell’Italia, è un governo fermo su tutto. Se non decidono qualcosa su Autostrade, Alitalia, Ilva, la Grecia verrà a fare acquisti in Italia e non voglio fare questa fine“.

Roma e il nodo amministrative

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C’è anche spazio per parlare delle attività di ristorazione. Così Salvini: “L’indicazione che ho dato a tutti i sindaci della Lega è quella di dare spazi pubblici gratuiti sia alle attività di ristorazione che agli ambulanti. Non capisco perché a Roma non succede. Non vorrei che qualcuno alimentasse guerre tra poveri, perché non è che bar e ristoranti se la passino meglio. Ma se si aprono spazi aperti a tariffe scontate e burocrazia agevolata per chi ha una sede fissa, non vedo perché no agli ambulanti. Tra l’altro oggi mi hanno chiamato per metro e scale mobili ferme. Non vedo l’ora che arrivi la primavera del 2021“.

Il riferimento è alle elezioni amministrative. E Salvini si è sbilanciato: “Io ho molti nomi per Roma, ma si sta mettendo a disposizione molta gente prima demotivata. C’è voglia di riscatto. E’ un bel clima. Durigon? Per Roma vedo meglio uno di Roma. In Regione? Beh, è di Latina….“.

Salvini e la situazione delle carceri

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Il leader della Lega è anche intervenuto a margine della manifestazione del Sappe, il sindacato autonomo della Polizia penitenziaria, convocata davanti alla sede del Dap. Qui si è concesso un bagno di selfie (senza mascherina) e ha parlato dello stato delle opposizioni: “Equilibri interni del Centrodestra? Se uno vuole vedere gli equilibristi va al circo“. Salvini ha poi rimesso nel mirino anche l’esecutivo, ribadendo di non esser stato ancora convocato dal governo: “Forse si sono scordati del tavolo. Se portano in Parlamento il taglio delle tasse, noi lo votiamo in un minuto“.

Salvini è poi entrato nel merito delle istanze della polizia penitenziaria: “Ne ho le scatole piene dei garanti dei detenuti e delle denunce nei confronti degli agenti della polizia penitenziaria. Non è possibile che invece di essere premiati, assunti e promossi siano indagati per tortura“.

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