Salario minimo, Schlein: “Contrattazione non può scendere sotto i 9 euro l’ora”

La segretaria del Pd Elly Schlein torna a parlare di salario minimo. Ai margini dell’evento alla facoltà di Economia di Roma Tre, Schlein ha dichiarato: “L’inflazione morde alle caviglie delle famiglie italiane, il governo consideri la proposta del salario minimo. Significa rafforzare la contrattazione collettiva, non si può scendere sotto i 9 euro l’ora. Ci sono sacche di lavoro povero da aiutare con misure concrete. Continueremo a insistere sulla necessità di questa proposta, costruita insieme alle altre opposizioni, nuova e innovativa che affonda le radici nella Costituzione ed è a tutto tondo, anche per subordinati e autonomi. Oltre a contrastate il lavoro povero deve essere da contrasto anche contro la precarietà. Il nuovo governo con il decreto lavoro ha reso ancora più ricattabili e precari i lavoratori, chiederemo di rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale e l’aiuto agli affitti“.

L’intervento di Conte

Anche Giuseppe Conte, presidente del M5S, è intervenuto all’evento organizzato da Roma Tre: “La Meloni non crede alla necessità del salario minimo perché ha una indennità 30 volte maggiore. Non si possono chiudere gli occhi su una realtà in cui migliaia di lavoratori non portano a casa una busta paga dignitosa. La Meloni sta creando disagi sociali, e stiamo vedendo in altri Paesi che conseguenze comporta. Crosetto è preoccupato, ma stanno acuendo le differenze. Calenda si è aggiunto, ben venga, ma mettiamo da parte smanie di protagonismo e pensiamo alla sostanza guardando alla parte sana del paese“.

Le parole di Tajani

Sul salario minimo è intervenuto anche Antonio Tajani, ministro del Esteri e vicepremier, nei pressi di Montecitorio: “Noi riteniamo che il salario minimo andrebbe a danneggiare il lavoro povero. Riteniamo che la contrattazione collettiva sia lo strumento migliore per aumentare e avere stipendi più consistenti per i lavoratori. Per chi non aderisce al contratto collettivo, questo sì, per legge si può decidere che il salario collettivo minimo venga utilizzato per tutti i lavoratori che non aderiscono al contratto collettivo“.

Le parole di Bombardieri

All’evento organizzato d Roma Tre, è intervenuto anche Pierpaolo Bombardieri: “I numeri parlano chiaro: 3 milioni di lavoratori sono sotto la soglia. C’è un problema di lavoro sottopagato e di contratti pirata firmati da sindacati gialli che dialogano molto bene col governo. Il confronto dovrebbe servire a modificare le cose. Ho la sensazione che la politica sia lontana dalla realtà di ragazzi che lavorano nella precarietà, e non arrivano a 1000 euro al mese. Occorre dare risposte a chi rimane indietro. I numeri delle diseguaglianze sono evidenti, a meno che si pensi che lo 0.1 sposti qualcosa: allora qualcuno ci spieghi che viviamo nel mondo di Alice nel Paese delle Meraviglie. Sinora solo risposte parziali. Occorre di più per chi è rimasto indietro dal punto di vista economico e finanziario. Non vedo risposte per chi vive con 700-800 euro al mese“.

L’intervento di Landini

Infine è intervenuto anche Maurizio Landini, segretario generale della Cgil: “Bisogna aumentare i salari, rinnovare i contratti e la paga oraria. Occorre ragionare sulla legge che introduca il salario minimo in modo che diventi vincolo insieme agli altri diritti. E deve valere per tutte le forme di lavoro. Tutti devono avere gli stessi diritti e tutele. Non è più accettabile la crescita di contratti pirata. Abbiamo intenzione di proseguire e sostenere una mobilitazione unitaria. Il Governo dica quanti soldi mette e non pensi che i benefici fiscali sostituiscano i contratti in una situazione che rischia di diventare esplosiva e necessita di risposte concrete“.

 

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