Sabato nero dei voli, Salvini apre tavoli a oltranza

Questo appena trascorso è stato un sabato nero per il trasporto aereo: centinaia i voli cancellati in tutto il Paese per lo sciopero del personale di terra e degli aeroporti che si è svolto dalle ore 10.00 alle ore 18.00.

Dopo lo stop dei treni giovedì e venerdì scorso, durante il quale è stato dimezzato con un’ordinanza emessa dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, a incrociare le braccia sabato sono stati gli addetti ai servizi di handling e check-in.

Lo sciopero è stato indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl per protestare per il mancato rinnovo del contratto di lavoro, scaduto ormai da sei anni.

A fermarsi sono stati anche piloti e assistenti di Vueling e, dalle 12.00 alle 16.00, di Malta Air, che opera le rotte Ryanair. Secondo i sindacati, le adesioni sono state “altissime fino al 100%, con centinaia di voli cancellati in tutta Italia”.

La risposta del ministro Matteo Salvini sull’interruzione dei voli

“È intollerabile – sottolineano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo – dinanzi ai ristori concessi dal Governo e acquisiti dalle aziende della filiera, la mancata redistribuzione di queste risorse anche ai lavoratori, la cui condizione economica alla luce dell’incremento dell’inflazione non è più sostenibile. La nostra priorità è il rinnovo di un contratto scaduto dal 2016 che si articoli sul riconoscimento salariale, sulle tutele sociali e sulla qualità della vita e sulla salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Le organizzazioni sindacali chiedono subito risposte: “A questo punto – affermano in una nota – si avvii al più presto il negoziato e il Governo metta in campo le azioni necessarie affinché la trattativa si concluda positivamente e, al più tardi, entro la fine della prossima settimana”.

Aereo Ryanair
Immagine | Pixabay @JanClaus – Newsby.it

“Nessuno mette in dubbio il diritto allo sciopero, appoggio le giuste richieste dei lavoratori inascoltate da anni, lavoro perché le trattative continuino: ma non accetto che alcuni sindacati blocchino l’Italia causando disagi e danni a milioni di lavoratori italiani e turisti stranieri. Se non prevarrà il buonsenso, sono pronto a intervenire come ho già fatto per evitare il blocco totale dei treni”, ha detto il ministro Salvini.

“Da questa settimana, sciopero sì o sciopero no, ci saranno tavoli a oltranza tra aziende e sindacati per il rinnovo dei contratti sulle ferrovie e sugli aeroporti. Non è bloccando il Paese, non è fermando i treni e gli aerei che si ottiene qualcosa, ma è lavorando”, ha aggiunto il ministro.

Nel corso della giornata sono stati 220 i voli cancellati a Fiumicino, centocinquanta negli scali milanesi di Linate e Malpensa, un centinaio a Napoli, così come tra Palermo e Catania, una cinquantina nei tre aeroporti della Sardegna, oltre una ventina in Calabria.

Ita Airways aveva già fatto sapere nei giorni scorsi di aver cancellato 133 voli assicurando comunque la riprogrammazione in giornata di parte delle partenze, e anche Ryanair e Vueling avevano avvisato i passeggeri invitando a controllare lo stato della tratta.

Sul piede di guerra il Codacons che ha presentato un esposto a 104 Procure e alla Corte dei Conti. Secondo l’associazione dei consumatori lo sciopero ha colpito duecentocinquantamila viaggiatori e ha provocato “un danno complessivo da centinaia di milioni di euro che coinvolge anche gli operatori turistici e lede l’immagine dell’Italia agli occhi del mondo”.

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