Reddito di inclusione, Calderone: “Dal primo gennaio 2024 partirà per 750mila famiglie”

A margine degli Stati generali del lavoro, Marina Elvira Calderone, la ministra del lavoro, ha parlato del reddito di inclusione e di come aiuterà nei cittadini nei prossimi mesi. “I dati ci fanno ben sperare. Penso che abbiamo tutti i presupposti per far funzionare al meglio le politiche avviate: ora l’obiettivo è quello del primo gennaio 2024 quando partirà l’assegno di inclusione per 750mila nuclei familiari. Stiamo lavorando per implementare anche questa seconda parte della riforma con la consapevolezza che lo strumento che abbiamo messo in campo sta funzionando bene. Il lavoro cambia di continuo, il mercato non è mai statico e bisogna fare degli interventi. Siamo pronti ad agire in tal senso. Per noi il salario minimo è un ragionamento più ampio di un salario fissato per legge. Noi miriamo a combattere il lavoro povero e garantire un salario dignitoso“.

“Nessuno ha messo in discussione il diritto allo sciopero, ma bisogna rispettare le norme e tutelare i servizi”

Calderone ha poi parlato delle controversie relative allo sciopero nazionale di venerdì 17 novembre. “Nessuno ha messo in discussione il diritto allo sciopero, ma bisogna rispettare delle norme di servizi essenziali che servono ai cittadini. Credo sia fondamentale, altrimenti non ci sarebbe una commissione che deve tutelare questo aspetto. La precettazione non è un inedito è già avvenuta“.

La ministra parlato anche della legge di bilancio. “Credo che si possa dire che in una Manovra così complessa un dato salta all’occhio è che abbiamo destinato la maggior parte delle risorse per le famiglie e ai lavoratori e lavoratrici. La riduzione del cuneo contributivo per me è un obiettivo importante e di legislatura confermato, c’è l’impegno del governo a renderlo strutturale. Oggi credo che si debba guardare cosa c’è, guardare sempre a cosa non c’è può portare a dei messaggi non calibrati“, ha osservato.

Pensioni, Calderone: “Ci sederemo al tavolo quando ci sarà volontà di ascoltarci reciprocamente”

Calderone ha affrontato anche la questione pensioni. “I tavoli su pensioni e sicurezza sul lavoro vengono convocati periodicamente, poi certo che in un ambito di confronto ci sono posizioni che possono non condurre a norme che piacciono a tutti. Esercitare un potere legislativo da parte del Governo e del Parlamento è una grande responsabilità, bisogna tener conto che le norme devono avere un loro equilibrio dal punto di vista della finanza pubblica, altrimenti avremo ben poco di parlare di futuro rispetto i controlli del bilancio dello Stato. Dobbiamo metterci al tavolo tutti con la volontà di ascoltarci reciprocamente e non dire ancor prima che l’incontro è finito che non è servito a niente“, ha concluso la ministra.

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