Recovery Fund, ecco le linee guida. Conte pronto a riferire in Parlamento

Dalla digitalizzazione all’ambiente, dall’istruzione all‘equità sociale, dalle infrastrutture alla salute. Sono sei le macroaree di intervento previste dalle linee guida del governo per l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund. Una proposta, contenuta in un documento di 38 pagine trasmesso ai presidenti di Camera e Senato, della quale il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è detto pronto a discutere con il Parlamento. Si attende, ora, proprio la risposta del Parlamento.

Gli obiettivi economici indicati dal documento

Il documento, pubblicato integralmente dal Corriere della Sera, è diviso in cinque sezioni. In quella introduttiva definisce il contesto economico-sociale del Paese e il piano di rilancio del governo basato su “nove direttrici di intervento”. In quella successiva, elenca gli obiettivi soffermandosi sui criteri di selezione dei progetti. Poi pone le basi per le politiche di supporto al piano, valuta le risorse disponibili e infine indica la politica di bilancio.

L’obiettivo è utilizzare il denaro del Recovery Fund nell’ambito del piano Next Generation Eu per di raddoppiare il tasso di crescita dell’economia italiana. Dalla media del +0,8% dell’ultimo decennio si conta di portarlo al +1,6%, in linea con la media europea. Per fare ciò, sarà necessario aumentare gli investimenti, portandoli al 3% del Pil, far sì che l’occupazione salga del 10% (il tasso italiano è del 63%, la media europea del 73,2%) e aumentare almeno fino al 2,1% (dall’attuale 1,3%) la spesa per la ricerca.

Il documento parla poi di una riforma complessiva della tassazione diretta e indiretta. Questa sarà “finalizzata a disegnare un fisco equo semplice e trasparente per i cittadini, che riduca in particolare la pressione fiscale sui ceti medi e le famiglie con figli e acceleri la transizione del sistema economico verso una maggiore sostenibilità ambientale”. Il governo ha inoltre deciso di “disattivare anche tutti gli aumenti di Iva e accise previsti dalle clausole di salvaguardia”. L’alleggerimento della pressione fiscale è una delle chiavi della riforma.

Conte pronto a riferire in Parlamento

Secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, nella lettera d’accompagnamento inviata ai presidenti delle due Camere il premier Giuseppe Conte si è detto pronto a discutere delle linee guida con il Parlamento stesso. “Se le Camere lo riterranno opportuno – ha scritto –, il governo è disponibile a riferire sulle linee essenziali del documento, sia nelle sedi decentrate delle commissioni sia nella sede plenaria dell’assemblea“.

“In ciascuno dei passaggi, nello spirito di massima collaborazione e sinergia tra governo e Parlamento, sarà assicurato il pieno coinvolgimento delle Camere al fine di recepire indirizzi, valutazioni e proposte concrete di intervento” ha aggiunto il presidente del Consiglio.

Impostazioni privacy