Polemica sul Mes, Salvini: “Non è strumento utile al Paese, risponderemo in Parlamento”

Oggi all’interno della maggioranza di Governo di centrodestra è sicuramente la giornata delle polemiche legate al Mes, il Meccanismo Europeo di Stabilità.

È notizia di ieri il fatto che il capo di gabinetto del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti abbia espresso un parere positivo su quest’organo, spiegando come la ratifica non produrrebbe “oneri nuovi o maggiori” e come non si intravedrebbe “un peggioramento del rischio”. Anzi, tutt’altro. Ciò potrebbe portare sostanzialmente a un miglioramento per quanto riguarda il rating dell’Italia.

Di fatto, il Ministero dell’Economia ha sbloccato e promosso la ratifica del Mes, dando così inizio a prevedibili polemiche.

A provare a fare un po’ di chiarezza è stato allora questa mattina il Vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini.

Mes, Salvini: “Decide il Parlamento, ma per noi non è uno strumento utile al Paese”

A margine della presentazione d’avvio cantiere della Metro C che si è tenuta stamattina a Piazza Venezia a Roma, Matteo Salvini ha così parlato sul tema Mes:

“Sul Mes decide il Parlamento. L’Italia è una Repubblica parlamentare e quindi esso è sovrano. Quella [espressa dal capo di gabinetto di Giorgetti, ndr] è un’opinione tecnica. Tecnicamente c’è una risposta, politicamente un’altra. Dal punto di vista politico, tutto il centrodestra, dalla Meloni al sottoscritto, ritiene che il Mes non sia ora uno strumento utile al Paese. Ero a pranzo con Giorgetti ieri, siamo in sintonia su questo punto e su altro. Quella data è stata una risposta tecnica. Poi, Giorgetti è politico come lo sono io e, se si arriverà a un voto in Parlamento, voteremo politicamente perché io voglio che il debito pubblico del mio Paese sia in mano agli italiani e non a soggetti esteri”. 

Salvini: “La stazione della Metro C a Piazza Venezia sarà pronta in nove anni”

Alla presentazione di avvio cantiere della Metro C a Piazza Venezia a Roma, Salvini oggi era presente soprattutto in quanto Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

“Facciamo che in nove anni finiamo la stazione metro qui a Piazza Venezia. Per noi l’importante è unire passato, presente e futuro. Questa è un’opera fondamentale, per cui abbiamo messo due miliardi. Io ho incontrato il nuovo commissario della metropolitana di Torino e inaugureremo San Babila a Milano fra poco. Tante altre città stanno aspettando e vedremo di arrivarci. Ovviamente Roma è Roma, con il Giubileo e la candidatura a Expo. Questa stazione è anche per i romani, che lavorano 365 giorni all’anno e che già oggi si muovono con difficoltà. Io oggi alle nove avevo sotto al Ministero un gabbiano che si mangiava un topo, quindi possiamo crescere. Io sono primo tifoso come promoter di Roma Expo 2030, vedendo come è cambiata Milano, e non dobbiamo avere paura dei petrodollari di Riad perché i due dossier non sono paragonabili”.

Ha dichiarato il Vicepremier parlando del progetto.

Codice della strada, Salvini: “Se usi droghe, non guidi”

Salvini ha commentato anche la bozza del disegno di legge sul nuovo Codice della strada che verrà presentata oggi in Consiglio dei Ministri:

“Non faccio il giudice o il poliziotto. L’obiettivo è quello di salvare delle vite. Sulle nuove norme noi stiamo lavorando da mesi, non da dopo il dramma di Casal Palocco. Oggi arriviamo in coincidenza con questa tragica morte. Qualcuno già si lamenta che gli serve il telefonino mentre guida e se è così ti fermi. Dico anche a qualche grillino distratto che in autostrada in certi tratti si può ipotizzare di alzare la soglia dei 130km/h. A chi dice che se sei drogato, ma lucido e non alterato, allora non ti ritiro la patente, io rispondo che me ne fotte zero: se usi droghe, non guidi. Così anche se ti becco dopo. Ti fermo, punto e basta. Alterato o non alterato”. 

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