Pfizer, protesta sotto la sede: “Stop brevetti, vaccini siano gratuiti”

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Un gruppo di militanti del collettivo Militant, del Fronte della Gioventù comunista e del Fronte comunista hanno realizzato un blitz alla sede Pfizer di Roma accendendo fumogeni e calando degli striscioni sul tema vaccini e contro il Global Health Summit che si terrà a Roma il 21 maggio.

Perché la manifestazione alla sede Pfizer

Oggi siamo qui sotto la sede italiana della Pfizer per denunciare la criminale gestione della vaccinazione nel nostro Paese e nel resto del mondo – hanno spiegato i manifestanti –. Una vaccinazione che, con il lasciapassare del governo italiano e della totalità delle forze politiche borghesi, è tenuta in ostaggio dalle grandi multinazionali del farmaco“.

I vari militanti dunque attaccano Pfizer e le altre compagnie che hanno prodotto i vari vaccini a disposizione della comunità: “In questi mesi, soprattutto grazie al grande finanziamento pubblico che hanno ricevuto, hanno visto aumentare i loro profitti in maniera notevole. Questa gestione della campagna di vaccinazione sta lasciando indietro milioni di persone. In particolare le popolazioni dei Paesi meno sviluppati, i quali grazie alla criminale logica dei brevetti e del profitto, non hanno la disponibilità economica per poter acquistare le dosi di vaccino necessarie a una vera e propria vaccinazione di massa“.

La richiesta dei collettivi e la lotta al Global Health Summit

Il motivo della mobilitazione davanti alla sede della Pfizer è presto spiegato: “Oggi siamo qui per rivendicare l’accesso universale e gratuito a tutti i vaccini. Perché essere vaccinati è un diritto e non un privilegio. Sappiamo che la battaglia per un accesso equo e giusto alla vaccinazione è una battaglia lunga. Una battaglia che deve vedere uniti studenti e lavoratori. Che sono quelli più colpiti dalle conseguenze sanitarie ed economiche della pandemia“.

Quindi l’annuncio, che riguarda non solo Pfizer ma tutti coloro che si ritroveranno nella Capitale per il Global Health Summit. “La nostra battaglia – spiegano i collettivi – deve denunciare la gestione politica della pandemia nel suo complesso. E deve individuare i diversi responsabili del disastro che ha colpito le classi popolari nell’ultimo anno e mezzo. Responsabili che si riuniranno proprio qui a Roma questo 21 maggio, rivendicando in toto le scelte politiche fatte finora. Per questo è fondamentale costruire quel giorno una grande manifestazione che veda studenti e lavoratori insieme, dalla stessa parte della barricata“.

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