Pensioni, Bombardieri: “Basta cambiare idea a ogni tornata elettorale”

Questa mattina al Ministero del Lavoro a Roma si è tenuto l’incontro sulle pensioni.

Un meeting al quale hanno preso parte alcuni degli esponenti più importanti dei sindacati italiani, pronti a dialogare con il Governo sul tema e a chiarire le proprie posizioni.

Pensioni, Bombardieri: “Servono regole chiare, non si può cambiare idea a ogni tornata elettorale”

Una delle personalità presenti all’incontro al Ministero del Lavoro è stata Pierpaolo Bombardieri, Segretario Generale UIL.

Intercettato dai giornalisti all’esterno di Palazzo Biagi, ha così parlato:

“Ci aspettiamo delle risposte. Non solo su opzione donna, ma per tutti quelli che vogliono conoscere le regole per andare in pensione. Non si può cambiare idea a ogni tornata elettorale. Sugli spazi di manovra bisogna decidere le priorità. Noi abbiamo fatto delle proposte. C’è una riforma fiscale che potrebbe dare risorse e la tassa sugli extraprofitti, perché banche, big pharma e grandi aziende non sono state colpite”.

Sul tema legato all’aumento delle pensioni e dei salari, ha poi aggiunto:

“In Europa, BCE e Fondo Monetario dicono che l’inflazione non deriva dall’aumento di pensioni e salari, ma dalle speculazioni. Non lo dice un bolscevico, lo dice la BCE. Magari i nostri politici potrebbero prendere nota. La nostra priorità resta il salario. Noi abbiamo un Paese dove le persone sono diventate più povere. Salari e pensioni devono essere rivalutati, rinnovando i contratti, ma anche dando priorità a quelle persone che hanno lavorato una vita”.

Pensioni, Sbarra: “Ripartire dai giovani, con una pensione contributiva di garanzia”

Luigi Sbarra, Segretario Generale della CISL, si è invece espresso così all’esterno del Ministero del Lavoro:

“Finalmente riparte il tavolo sulla previdenza e sulle pensioni come avevamo chiesto a palazzo Chigi il 30 maggio. È necessario imprimere una forte accelerazione sui contenuti della nostra piattaforma. Dobbiamo ragionare per rendere i costi della previdenza assolutamente trasparenti. Sappiamo che pesano tante voci assistenziali. Inoltre, è necessario imprimere anche un’azione forte al tema dell’evasione contributiva che sottrae ogni anno circa 15 miliardi dalle casse dello Stato”.

Sui giovani, Sbarra ha dichiarato:

“Vogliamo partire dal tema dei giovani, con una pensione contributiva di garanzia. C’è il tema delle donne con il ripristino dei requisiti precedenti di opzione donna, ma bisogna lanciare un grande piano di informazione sul tema dell’adesione alla previdenza complementare. Servirebbe anche volgere lo sguardo agli anziani, allargando la quattordicesima e indicizzare le pensioni all’inflazione, oltre che detassare le tredicesime”.

Landini: “Ripartire da giovani e opzione donna: basta fare cassa solo sui lavoratori”

A parlare anche Maurizio Landini, Segretario Generale della CGIL:

“Ci aspettiamo si apra una trattativa. Ad oggi la situazione è semplicemente peggiorata e rischiamo di ritornare alla legge Fornero. Ci aspettiamo che ci dicano quali risorse vogliono rimettere in campo, a partire da opzione donna, ma anche le pensioni di garanzia per i giovani. Superare la precarietà, che significa riconoscere i lavori più gravosi e introdurre una flessibilità in uscita, significa anche fare una riforma che fino ad ora non è stata fatta. Le risorse? Chi gli vieta di tassare gli extra profitti e di combattere l’evasione fiscale? Se continui a fare i voucher, la pensione non ce l’avrai mai. I provvedimenti del Governo hanno fatto cassa anche su queste cose, chiedendo i soldi dalla stessa parte: lavoratori dipendenti e pensionati”. 

Sciopero, Landini: “30 settembre mobilitazione contro precarietà e per la dignità al lavoro”

Landini ha parlato anche dello sciopero indetto per il prossimo 30 settembre:

“C’è uno sciopero dei metalmeccanici il 7 e 10 di luglio e uno sciopero il 13 luglio nel settore delle ferrovie. Abbiamo indicato il 30 settembre come una giornata di mobilitazione per chiedere che venga superato il problema della precarietà. Va ristabilito un lavoro dignitoso. Pensiamo che la Costituzione vada applicata in tutte le sue parti e la strada non è quella dell’autonomia differenziata. In più, a livello Europeo si sta discutendo sulla base del congresso di Berlino di arrivare a più giornate di mobilitazione sindacale”.

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