Pd, il nodo dei capigruppo. Marcucci scrive a Letta: “Niente imposizioni”

Giornata complicata per il Partito Democratico in vista della nomina dei nuovi capigruppo parlamentari. Il nuovo segretario, Enrico Letta, ha chiesto infatti di avere due donne in quel ruolo; ma se da una parte l’attuale capogruppo alla Camera, Graziano Delrio, ha già fatto sapere che è pronto a farsi da parte, dall’altra il presidente dei senatori dem, Andrea Marcucci, scrive una lunga lettera a Letta su Facebook.

La lettera di Andrea Marcucci al segretario Letta

Il senatore della corrente Base Riformista spiega. “Credo che sia giusto scriverti queste poche righe prima che tu partecipi all’Assemblea del nostro Gruppo perché certe cose rischiano poi di perdersi o di rimanere soffocate nel vociare del dibattito sui giornali, sui social. Certe cose che magari sono piccole, dettagli, cronaca, ma che noi, per le persone che ti troverai davanti tra qualche ora, sono importanti, sono la storia vissuta di questi tre anni. Tre anni che ne valgono molti di più, credimi”, afferma Marcucci.

“Rivendichiamo la nostra autonomia”

Il presidente dei senatori del Pd ripercorre gli ultimi tre anni e tutto il lavoro svolto dal gruppo del Senato. Poi, “dopo la crisi del Governo giallo-verde c’erano da mettere le prime faticose pietre sulla strada dell’alleanza del Governo Conte II, continua Marcucci. Sottolineando tra l’altro: “Non ti sfuggirà il risultato più importante che abbiamo ottenuto, la svolta europeista di quel governo. Poi la pandemia, il governo Draghi e in più le scissioni e il cambio dei segretari: “In tutti questi passaggi, nel gruppo abbiamo discusso, forse anche litigato, senz’altro ci siamo appassionati alla vita del nostro Partito e lo abbiamo fatto sempre – sempre!”.

Infine, l’affondo. “Si dice che chi ha il compito di prendere delle decisioni si senta spesso solo. Io devo essere un uomo particolarmente fortunato, perché in questi tre anni ne ho prese tante ma non mi sono mai sentito solo, non l’ho mai fatto da solo. E anche questa scelta, che tu ci chiedi, la faremo come le altre, tutti insieme, rivendicando la nostra autonomia, rispettando le regole ed accogliendo tutti i consigli ma rigettando anche le imposizioni strumentali.

Il ringraziamento di Letta a Delrio, che ha assunto una decisione diversa da Marcucci

Davanti invece alla rinuncia di Delrio, Letta ha subito mostrato il suo apprezzamento: Il mio ringraziamento a Graziano non è formale, ma sostanziale”, ha detto durante l’assemblea dei deputati del Pd. Un dirigente politico si comporta così, nel bene della comunità. Siamo qui perché abbiamo una responsabilità, verso il partito e il paese. Voglio parlare il linguaggio della verità”.

L’ex presidente del Consiglio ha aggiunto: Troverete in me un interlocutore aperto a tutti ma chiedo solo trasparenza e correttezza nei comportamenti. Datemi la possibilità di dimostrarlo. C’è un popolo, non siamo o siamo stati parlamentari per diritto divino, ma perché abbiamo un popolo dietro che ci chiede di andare avanti seri e determinati. Di essere all’altezza”.

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