M5s in Europa, Patuanelli: “Sempre ritenuto S&D la nostra casa”

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Il possibile ingresso del Movimento 5 stelle nell’Alleanza europea di Socialisti e Democratici (S&D), ma anche il nome per il Quirinale, le questioni Prosek e Nutri-score e la campagna vaccinale. Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole, ha detto la sua su tutti questi temi, a margine del Consiglio europeo dell’Agricoltura a Bruxelles. Provando così a dettare la linea del suo partito e del governo stesso.

Patuanelli: “Fare le cose giuste con i tempi giusti”

Con i deputati europei M5s, ha spiegato Patuanelli, “faremo il punto della situazione su diversi dossier, con un focus sull’agricoltura e la pesca. Penso che parleremo anche del momento politico del Movimento. Credo che sia necessario fare le cose giuste nei modi giusti, con i tempi giusti. Credo che sia stato fatto uno step ulteriore negli ultimi giorni per il dialogo che si può aprire tra il M5s e il gruppo S&D.

“Io ho sempre ritenuto che quella fosse la casa del Movimento – ha dichiarato il ministro, parlando proprio dell’Alleanza europea socialdemocratica e ho sempre lavorato per questo, ma i frutti si raccolgono al punto giusto di maturazione”.

“Quirinale? Non bruciamo nomi, ma non mi dispiacerebbe una donna”

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A poche settimane dal voto in Parlamento che deciderà il successore di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica, a Patuanelli è stato chiesto anche quale possa essere un nome gradito al M5s. “In questo momento non si possono bruciare nomi – ha detto –, non si possono fare ragionamenti ancora compiuti”.

“Penso che il presidente Conte abbia chiarito molto bene qual è il nostro principio – ha aggiunto Patuanelli –: la continuità del governo per continuare a mettere in sicurezza il Paese è un elemento centrale. Dopodiché il presidente Draghi ha le carte in regola anche per ambiare a fare il Presidente della Repubblica. Come ho già detto, però, a me non dispiacerebbe una donna al Quirinale“.

Questione Prosek: “Solo la traduzione di Prosecco, non può essere indicazione tradizionale”

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Fra i possibili temi di discussione nell’ambito del Consiglio Ue dell’Agricoltura, potrebbe anche esserci il caso Prosek. A spiegare la posizione dell’Italia è stato proprio il titolare del dicastero italiano delle Politiche agricole: “Nel caso la Commissione europea accetti la richiesta croata di riconoscimento della menzione tradizionale Prosek, l’Italia farà ricorso alla Corte di Giustizia. Abbiamo le carte in regola per poter dire che non si può a corrente alternata avere posizioni diverse”.

“Quando è stato deciso che il Tocai era una menzione da utilizzarsi per il vino ungherese abbiamo cambiato il nome – ha spiegato Patuanelli -. Oggi riteniamo di essere dall’altra parte. Ci deve dar ragione nel dire che il Prosek non può essere citato come menzione tradizionale perché è la mera traduzione di Prosecco”.

Il ministro ha inoltre spiegato che anche se il Prosek è un passito da dessert, diverso dal Prosecco, “si può cambiare il disciplinare (del Prosek, ndr) e fare uno spumante secco come il Prosecco e quindi il pericolo (di sovrapposizione totale del prodotto, ndr) c’è. Ma soprattutto non riusciamo a capire perché istituzionalizzare l’Italian sounding“.

Patuanelli sul Nutri-score: “Non esiste che un cibo abbia di per sé un bollino rosso”

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Altro tema caldo quello della possibile introduzione del Nutri-score, sorta di bollino da applicare ai cibi per indicarne il valore dal punto di vista nuritivo. Un’idea che non trova d’accordo lo stesso Patuanelli: “Farò un bilaterale con il ministro francese, Julien Denormandie – ha detto –, anche in vista del semestre francese di presidenza (del Consiglio dell’Ue, ndr). È ovvio che uno dei temi che affronteremo sarà quello del Nutri-score. Dobbiamo chiarire la nostra posizione che non è mediabile: massima contrarietà al mettere un colore al cibo”.

“Il cibo non è salubre o insalubre in quanto tale, ma fa parte di un ragionamento più ampio sulle diete, sull’utilizzo delle proteine animali, dei grassi, ma sempre in un modo consapevole ed equilibrato – ha poi specificato il ministro -. Quindi, non esiste un cibo che di per sé può avere un bollino rosso, un bollino arancione o un bollino verde”.

Sul Covid: “Dati in peggioramento, pandemia non ancora sotto controllo”

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Nel corso del suo intervento davanti ai cronisti, Patuanelli ha anche parlato della situazione epidemiologica legata alla diffusione del Covid-19 e dei timori per la cosiddetta quarta ondata. “Vediamo i dati epidemiologici di tanti Paesi in peggioramento – ha detto -. Siamo contenti di essere qui in presenza, speriamo che questa situazione si mantenga per il Consiglio di dicembre. Molti Paesi europei stanno adottando misure che in Italia abbiamo già adottato e questo ci pone in prima fila nel combattere ancora più convintamente la pandemia che non è ancora sotto controllo”.

“È evidente l’effetto dei vaccini – ha poi aggiunto il ministro delle Politiche agricole -. Quindi, l’invito alla popolazione europea è di vaccinarsi perché è lo strumento che abbiamo oggi a disposizione per continuare a combattere la pandemia. Fino a che non ne avremo altri dobbiamo continuare a utilizzare i vaccini”.

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