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Sta facendo discutere il presunto tentativo del Qatar di corrompere alcune figure di spicco del Parlamento europeo con ingenti somme di denaro per ottenere un trattamento di maggior riguardo. Eva Kaili, vicepresidente dell’istituzione, è stata arrestata in seguito al ritrovamento di sacchi di banconote nella sua casa (si parla di circa 750mila euro in contanti). Oltre a lei, sono stati fermati anche diversi italiani, tra cui Antonio Panzeri, ex eurodeputato del Pd e di Articolo 1, e Luca Visentini, segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati, poi rilasciato in un secondo momento con la condizionale. Sul cosiddetto “Qatargate” è intervenuta anche Roberta Metsola, la presidente del Parlamento europeo.
La dura reazione di Roberta Metsola
“Sono infuriata e dispiaciuta. Non lo mostro, ma questi sono i sentimenti che accompagnano la mia determinazione a rafforzare quest’istituzione“, ha dichiarato Metsola nel discorso che ha aperto l’ultima sessione Plenaria del Parlamento europeo. “L’europarlamento è sotto attacco, così come la democrazia europea e il nostro modello di società libera e democratica. I nemici della democrazia, per i quali l’esistenza dell’Europarlamento è una minaccia, non si fermeranno dinnanzi a nulla. Non siamo in dirittura d’arrivo, continueremo ad assistere il lavoro di indagine assieme ad altre istituzioni dell’Ue per tutto il tempo necessario. La corruzione non può essere tollerata“, ha aggiunto Metsola.
Parlamento europeo, Metsola: “Questo è un test dei nostri valori”
“Le accuse non riguardano la destra o la sinistra o il nord o il sud: si tratta di lavorare bene. Quindi vi incoraggio a resistere alla tentazione di sfruttare questo momento per vantaggi politici. Non utilizzate questa minaccia in modo così gretto. Questo è un vero e proprio test dei nostri valori e abbiamo intenzione di affrontare questa prova a testa alta: non ci sarà impunità“, ha concluso Metsola.
Qatargate, destituita Eva Kaili
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In seguito a una votazione, Eva Kaili è stata destituita dalla carica di vicepresidente del Parlamento europeo. L’aula ha votato sì con una maggioranza di oltre due terzi (625) e ci sono stati solamente due astenuti e un contrario.
